TRA UCRAINA E RUSSIA GUERRA DI DRONI, 3 MORTI A ZAPORIZHZHIA TRUMP, SANZIONI SE PUTIN NON CEDE’. WITKOFF ATTESO A MOSCA
E’ ancora guerra di droni, nella notte, tra Ucraina e Russia, mentre Zelensky chiama a un nuovo incontro con Mosca a Istanbul. Trump: ‘Witkoff a Mosca in settimana’, e ribadisce: ‘Sanzioni se la Russia non rispetta l’ultimatum’. La difesa aerea è scattata in varie regioni ucraine compresa quella di Kiev, e per molti è un’altra notte trascorsa nei rifugi. Raid russo su Odessa, droni ucraini incendiano la stazione dei treni di Volgograd. Mosca dice di avere intercettato 61 droni ucraini sulla Russia tra le 23 di ieri sera e questa mattina, la maggior parte sul mar Nero ma anche su Voronezh, la Crimea e Rostov. Ieri pioggia di missili russi su Zaporizhzhia, con un bilancio in serata di 3 morti.
A GAZA BATTAGLIA SU CIBO E AIUTI.ONU, SOLO IL 10% AI CIVILI ISRAELE CHIEDE UN CONSIGLIO DI SICUREZZA SUGLI OSTAGGI
La diffusione di immagini di ostaggi israeliani visibilmente emaciati si è sovrapposta ieri alle notizie di altre decine di civili palestinesi uccisi nel tentativo di procurarsi cibo e aiuti, esacerbando lo scontro sull’emergenza umanitaria nella Striscia. Netanyahu fa appello alla Croce Rossa affinchè provveda cibo e cure mediche agli ostaggi. Hamas replica di essere “pronta a impegnarsi a rispondere a qualsiasi richiesta della Croce Rossa di portare cibo e medicine” agli ostaggi se Israele aprirà i corridoi per gli aiuti umanitari in modo permanente. Il ministro degli Esteri israeliano Sa’ar sollecita una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’Onu sugli ostaggi che potrebbe tenersi domani. Secondo l’Onu, da maggio solo il 10% degli aiuti è arrivato ai civili palestinesi.
REGIONALI, MELONI E TAJANI A ANCONA MA INTESE ANCORA LONTANE ULTIMI VOTI ALLE CAMERE PRIMA DELLE FERIE, ANCHE DL SPORT
Un evento nelle Marche che ci tengono a definire “istituzionale” – tutti presenti ma con Matteo Salvini solo in videocollegamento. E un appuntamento per stringere sui candidati, che ancora non c’è. Nel centrodestra continua la saga per la ricerca dei “nomi migliori”, come è tornato a ribadire Antonio Tajani, che oggi sarà ad Ancona insieme a Giorgia Meloni per presentare gli interventi del governo per la Regione. In Parlamento gli ultimi voti prima delle ferie, con una trattativa dell’ultimo minuto sul decreto sport. Pesano i rilievi formali filtrati dal Quirinale su due norme aggiunte in corso d’opera e considerate dal Colle poco urgenti per giustificare un decreto.
DETENUTI APPICANO FUOCO IN CARCERE, 6 AGENTI FERITI ALL’ELBA AL PENITENZIARIO DI PORTO AZZURRO. UN MORTO A REGINA COELI
Sei agenti di polizia penitenziaria del carcere di Porto Azzurro all’isola d’Elba sono stati trasportati al pronto soccorso di Portoferraio in codice giallo, alcuni per intossicazione da fumo, dopo che dei detenuti li avrebbero aggrediti dando fuoco alle suppellettili di almeno due celle. Gli agenti, secondo quanto appreso, sarebbero intervenuti per spegnere le fiamme che alcuni detenuti avrebbero appiccato all’interno di un paio di celle del penitenziario rimanendo intossicati. Ieri, un detenuto è stato trovato morto in cella nel carcere Regina Coeli di Roma. Appelli dei sindacati della polizia penitenziaria a migliorare la sicurezza per agenti e detenuti.
MORTA IN PISCINA A BAGHERIA, SI INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO LA RABBIA DELLA FAMIGLIA DI SIMONA, ‘VOGLIAMO LA VERITÀ’
La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti nell’inchiesta sulla morte di Simona Cinà, la ventenne morta in una piscina durante una festa di laurea a Bagheria. L’ipotesi al momento ritenuta privilegiata è quella di un malore o di un incidente, ma la famiglia della ragazza avanza dubbi sull’accaduto. ‘Vogliamo la verità, vogliamo sapere cosa è successo davvero a Simona’, dicono i familiari, secondo i quali ‘troppe cose non tornano’ nella spiegazione del malore fatale.
HAITI, RAPITI UNA MISSIONARIA E UN BIMBO DISABILE DI 3 ANNI ATTACCO A UN ORFANOTROFIO, OGGI ALL’ONU CONSIGLIO SICUREZZA
Nove persone, tra cui una missionaria irlandese e un bambino disabile di tre anni, sono state rapite ad Haiti alla vigilia di una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sul Paese caraibico, afflitto dalla violenza delle gang. I 9 sono stati rapiti nel cuore della notte a Kenscoff, una città a sud-est della capitale Port-au-Prince, dall’orfanotrofio ‘Sainte-Hélène’, gestito dall’organizzazione ‘Nos Petits frères et soeurs’, che opera in molti Paesi dell’America centrale e meridionale. Secondo un recente rapporto dell’Onu, almeno 1.520 persone sono state uccise e 609 sono rimaste ferite tra l’inizio di aprile e la fine di giugno di quest’anno ad Haiti.
Non solo Campania: Regionali 2025, nel centrodestra prosegue il confronto

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