Con Deliberazione commissariale del 30 Luglio 2025, la struttura commissariale del Comune di Avellino guidata dal Prefetto Giuliana Perrotta ha approvato gli indirizzi per la Riorganizzazione di funzioni e servizi dell’Ente finalizzata alla riduzione della spesa corrente e in conto capitale per il rispetto del PIano di Riequilibrio Finanziario e del Patto stipulato col Governo “Per Avellino” al 31.12.2025.
Nelle premesse del documento viene ricordato, tra l’altrro, che “la Corte, in sede di istruttoria, come riportato nella deliberazione di approvazione del Piano, ha proceduto ad un’analitica ricostruzione del disavanzo da ripianare, partendo dall’operazione di riaccertamento straordinaria dei residui all’1.1.2015 e proseguita fino al 31/12/2023, data dell’ultimo Documento di Consultazione rendiconto approvato prima dell’approvazione del piano, chiuso con risultato di amministrazione pari ad € 29.939.751,63;l
Il piano approvato dalla Corte dei Conti impone il raggiungimento di precisi obiettivi di risanamento finanziario e di contenimento della spesa fino alla data ultima del 31.12.2026 ed in particolare, al 31.12.2025 per euro € 2.161.537,13 (quota di disavanzo annuale da recuperare come da PRFP)”. Viene quindi menzionato il Patto con il Governo che già prevedeva “misure di riduzione del disavanzo, di contenimento e di riqualificazione della spesa, finalizzati a recuperare il disavanzo derivante dalla ricostituzione, tra le quote accantonate del risultato di amministrazione, del fondo anticipazioni di liquidità e del fondo di rotazione, ad anticipare il rientro del disavanzo da riaccertamento straordinario e a recuperare il disavanzo al 31/12/2021 pari ad € 37.635.955,15., in base ad apposito crono programma di rientro (fino all’anno 2031 compreso)”.
Dunque si prende atto che “al disavanzo annuale da recuperare da PRFP e da Fondo di rotazione si aggiungono da recuperare anche la quota annuale di disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui per euro € 723.442,24 e la quota annuale di disavanzo da Fondo Anticipazione di liquidità (cd FAL) per € 857.446,35″.
Gli impegni assunti e realizzati dall’Ente ai fini del riequilibrio strutturale, quale attuazione delle misure previste dal comma 572 dell’articolo 1 della legge 234 del 2021, sono i seguenti:
- a) incremento dell’aliquota dell’Addizionale Comunale all’IRPEF dello 0,2 per cento con esenzione totale per i redditi inferiori a 20 mila euro. L’aliquota, in questo modo, è passata dallo 0,8 all’1% del reddito imponibile, incremento deliberato dal Consiglio Comunale con atto n. 31/2022 del 25/05/2022 e che sarà mantenuto fino all’anno 2027 come da cronoprogramma allegato all’accordo;
- b) valorizzazione delle entrate patrimoniali attraverso la ricognizione del patrimonio e la vendita
c) incremento della riscossione delle proprie entrate (accertamenti e incassi di competenza e in conto residui);
d) riduzione strutturale del 2% annuo degli impegni di spesa di parte corrente relativi alla spesa della Missione 1 “Servizi istituzionali, generali e di gestione”, ad esclusione dei programmi 04, 05 e 06; - Ulteriori misure sono state adottate in autonomia dall’Ente, quali: eliminazione dell’accantonamento al Fondo garanzia debiti commerciali a partire dal nbilancio di previsione 2024-2026 e per gli esercizi successivi; la graduale riduzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità attraverso il miglioramento della cacità di riscossione in conto competenza e raggiungimento di una capacità media quinquennale di riscossione per la percentuale indicata nel cronoprogramma; la riduzione di talune tipologie di spesa corrente”.
Vista la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti relativa al primo semestre 2025 del 22/07/2025, dalla quale emerge il rischio concreto che il Comune non riesca a centrare gli obiettivi intermedi previsti dal Piano di Riequilibrio e dal Patto per Avellino;
Atteso che l’accertamento da parte della competente Sezione regionale della Corte dei Conti di grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi intermedi fissati dal piano ovvero del mancato raggiungimento del
riequilibrio finanziario dell’Ente al termine del periodo di durata del piano stesso, comporta l’applicazione dell’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 149 del 2011″.
Per questo ” è necessario operare nell’immediato una consistente riduzione della spesa corrente nonché una incisiva attività di razionalizzazione della stessa, una riorganizzazione dell’apparato amministrativo ed una revisione della programmazione finanziaria, in coerenza con i principi di economicità, efficienza ed efficacia, fornendo agli uffici direttive univoche e immediate per garantire il conseguimento degli obiettivi del piano approvato;
Dato atto che una riduzione della spesa è già avvenuta con la cessazione naturale, decorsa dallo scorso 23.07.2025, del rapporto di lavoro con le n. 3 risorse umane degli uffici di Staff del Sindaco, assunti ex art 90 del TUEL;
Ritenuto, giusta quanto sopra, di fornire i seguenti indirizzi di razionalizzazione della spesa per la gestione amministrativa, tecnica e contabile dei Servizi del Comune di Avellino:
1. Revisione della spesa:
saranno oggetto di revisione le spese per il personale, gli acquisti e i servizi, e i trasferimenti. In particolare si provvederà:
- 1) ad una riprogettazione dei flussi operativi interni e ottimizzazione delle procedure. Verrà messa in campo una strategia chiara, obiettivi puntuali e condivisi, al fine di giungere al rispetto delle scadenze del Piano di riequilibrio, in modo tale che la fase di riequilibrio pluriennale possa rappresentare un’opportunità di rilancio per il Comune, quale occasione di autoanalisi con lo scopo di superare la crisi e ottimizzare l’azione amministrativa, tecnica e contabile.
- 2) ad una revisione della macro e micro struttura, secondo criteri di efficientamento e ottimizzazione delle strutture amministrative e nella prospettiva di assicurare per quanto possibile una riduzione di costi, anche indiretta, con mantenimento dei servizi offerti alla comunità amministrata. Tale revisione comporterà, tra l’altro:
- la creazione di un servizio unico che centralizza gli APPALTI del Comune – in tutte le forme di affidamento e per qualsiasi importo – sia di LAVORI che di SERVIZI che di FORNITURE fatto salvo per i micro affidamenti, al di sotto dei 5.000 euro, che potranno essere gestiti in autonomia da tutti i settori. In tal modo si mira alla massima razionalizzazione delle spese;
- la creazione di un SERVIZIO UNICO LEGALE per tutto l’Ente e la ricerca, all’interno della dotazione organica, di profilo professionale di AVVOCATO che possa essere iscritto all’albo speciale per la difesa dell’Ente. In tal modo si mira a ridurre drasticamente la spesa per il
patrocinio legale esterno ed a seguire in maniera organica tutto il possibile contenzioso dell’Ente;
- il Potenziamento del Servizio Partecipate e il suo spostamento all’interno del SETTORE di line n. 3 – FINANZIARIO;
- Il Potenziamento del Comando di Polizia Municipale anche ai fini di incrementare il contrasto e la lotta all’abusivismo edilizio;
- 3) alla riduzione della spesa corrente attraverso una attenta e accurata revisione dei capitoli del PEG assegnato alla dirigenza, effettuando tagli laddove gli stessi si riferiscano a servizi, attività, obiettivi non legati a servizi essenziali;
4) alla razionalizzazione delle spese relative alle utenze, al parco auto, alla connettività ed alla telefonia mobile;
- Gestione dei residui attivi e passivi di parte corrente:
Sarà necessario monitorare in modo continuo, oltre che tempestivo alla scadenza di legge, i residui attivi e passivi di parte corrente da parte dei dirigenti competenti. Tale operazione è un aspetto cruciale della contabilità pubblica, che richiede attenzione e rigore, per garantire la corretta rappresentazione delle entrate e delle spese dell’Ente, la loro gestione efficace e la salvaguardia di una sana gestione finanziaria;
- Monitoraggio della graduale riduzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità:
sarà necessario proseguire nel miglioramento della capacità di riscossione in conto competenza raggiungere una capacità media quinquennale di riscossione per la percentuale indicata nel cronoprogramma;
- Debiti fuori bilancio e passività potenziali:
al fine di garantire la necessaria tempestività nell’adozione dei provvedimenti necessari di riequilibrio e copertura dei debiti fuori bilancio gli uffici competenti dovranno operare un controllo concomitante e costante della situazione gestionale, non limitandosi a operare alle scadenze previste dall’art. 193 del TUEL, che costituisce momento di controllo obbligatorio da garantire in ogni caso indipendentemente dal verificarsi di situazioni di disequilibrio o di formazione di debiti fuori bilancio. Si procederà alle verifiche previste dall’art. 193 dell’ordinamento tempestivamente, evitando la maturazione di interessi e penalità a carico dell’Ente. - Alienazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare:
a. si proseguirà nella dismissione a titolo oneroso del patrimonio di cui alla delibera di CC n178/2025 come integrata dalle delibere di CC di approvazione del DUP e del Bilancio di Previsione nn. 25 e 26 del 12.05.2025, per far fronte alle più immediate esigenze di bilancio, provvedendo ad indire secondo bando con le condizioni migliorative previste dal regolamento;
- si valuterà la integrazione del suddetto piano di alienazioni e valorizzazioni completando con la eventuale alienazione di ulteriori cespiti immobiliari non precedentemente considerati
- si procederà ad attivare ogni utile azione a difesa del patrimonio pubblico, con particolare riferimento al contrasto all’occupazione abusiva di immobili;
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si valuterà la possibilità di cessione dei diritti edificatori, di cubatura e di trasferimento di volumetrie nel rispetto delle norme ordinarie e speciali della legislazione urbanistica e di settore nonché di quanto è statuito dagli strumenti urbanistici vigenti in ordine a distanze obbligatorie dai confini e dalle strade, limiti di altezza, numero dei piani, tipologie edilizie e indici di densità fondiaria ed edilizia etc.