Lega Antivivisezionista diffida formalmente il Sindaco di Moschiano, Sergio Pacia per l’ordinanza che vieta di depositare cibo per gli animali randagi nei luoghi pubblici. Il provvedimento calpesta la normativa nazionale e ignora i diritti e il benessere degli animali.
LEAL si appella alla legge nazionale n. 281 del 14 agosto 1991, la “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”, che tutela gli animali randagi e non vieta in alcun modo la somministrazione di cibo. Numerose sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) hanno inoltre più volte annullato ordinanze simili, dichiarandole illegittime, perché troppo generiche e punitive.
Queste sentenze chiariscono che è consentito solo regolamentare modalità e luoghi per la somministrazione di cibo, ad esempio richiedendo l’uso di contenitori idonei e il rispetto delle norme igieniche per tutelare il decoro urbano e la salute pubblica.
Per questo motivo, LEAL considera il provvedimento del Comune di Moschiano contrario alla legge e alla giurisprudenza vigente, e ha inviato una diffida formale al Sindaco chiedendo il ritiro immediato dell’ordinanza. Il responsabile LEAL per il settore Randagismo e Maltrattamento, Roberto Brognano, sottolinea: “Questa ordinanza illegittima e imbarazzante da parte del Sindaco Iovine denota una profonda mancanza di sensibilità ed empatia verso gli animali randagi presenti sul territorio. Dal 1° luglio 2025, gli animali sono riconosciuti come soggetti di diritto e vanno tutelati. Il fenomeno del randagismo è ormai fuori controllo, aggravato dalla mancanza di un piano di emergenza e di sufficienti sterilizzazioni. Ci auguriamo che il Sindaco riveda il provvedimento e apra un confronto costruttivo con le associazioni e i volontari locali per stabilire modalità civili e concordate di somministrazione del cibo, con regole precise di igiene e decoro che garantiscano il benessere degli animali e la salute della cittadinanza.”
LEAL si rende disponibile a collaborare con l’Amministrazione Comunale e le realtà territoriali per facilitare il dialogo e promuovere soluzioni condivise e sostenibili, che assicurino dignità e tutela agli animali vaganti, vittime di incuria e disinteresse.