In risposta alle interrogazioni parlamentari sull’individuazione della località per la realizzazione della nuova stazione AV nel Vallo di Diano, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), sulla base delle informazioni acquisite dal gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, conferma che la scelta della stazione intermedia è ricaduta sul comune di Padula (Salerno).
La decisione nasce dall’esigenza di creare un hub di interscambio multimodale che possa connettere il nuovo sistema Alta Velocità con il sud della Campania e la Lucania, incrementando l’accessibilità alla rete ferroviaria e valorizzando il territorio.
La società Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha ponderato la scelta basandosi su criteri di pubblico servizio e integrazione intermodale. La stazione di Padula è stata ritenuta la più idonea in quanto è ubicata in posizione quasi equidistante tra l’interconnessione Romagnano e l’impianto di Praia, si trova in prossimità dello svincolo autostradale di Padula-Buonabitacolo e della strada statale 517 “Bussentina” e consente una connessione diretta con le principali direttrici turistiche verso il Parco Nazionale del Cilento, la Certosa di San Lorenzo e il Parco Archeologico Grumentum. Per massimizzare l’integrazione con gli altri sistemi di trasporto, sono previsti spazi esterni dedicati a soste brevi, aree kiss&ride, aree per taxi e autobus, oltre a posti auto per persone a mobilità ridotta.
Riguardo alla tutela dei diritti delle persone con disabilità e a mobilità ridotta (Prm), il MIT assicura che il progetto della nuova stazione rispetterà pienamente il Regolamento Ue n. 1300/2014 (STI-PRM), garantendo la piena accessibilità infrastrutturale. Inoltre, RFI fornisce già un servizio di assistenza gratuito alle persone con disabilità e a mobilità ridotta in un network di 371 stazioni, in ottemperanza al Regolamento (UE) n. 782 del 2021. La definizione delle stazioni che rientrano in questo circuito avviene attraverso un processo di consultazione con le associazioni rappresentative delle persone con disabilità, le Regioni e le imprese ferroviarie.
Per quanto concerne la richiesta di posizionare la stazione ad Atena Lucana per garantire l’interscambio ferroviario (intramodalità) con la linea Sicignano-Lagonegro, si evidenzia che questa linea è sospesa all’esercizio dal 1987 e la sua riattivazione sarebbe limitata a soli servizi di carattere turistico. Pertanto, l’interscambio ferro-ferro non è considerato un criterio prioritario per la scelta della nuova stazione AV, che si concentra invece sull’interscambio multimodale (ferro-gomma).