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Tre frazioni, più di 352 chilometri da percorrere, tre gran premi della montagna e ventidue squadre al via, in rappresentanza di dodici nazioni provenienti da quattro diversi continenti. Sono i numeri del Giro Mediterraneo in Rosa, la gara internazionale di ciclismo femminile a tappe seconda per importanza nel nostro Paese solo al Giro d’Italia.
 
La kermesse, organizzata dall’associazione Black Panthers e dal Gruppo Biesse, torna per la sua terza edizione dal 19 al 21 settembre. Fervono i preparativi per una competizione che precederà di pochissimi giorni i Mondiali di ciclismo su strada, in programma a Kigali (Ruanda).
 
Sarà insomma l’occasione per tifosi e appassionati di vedere alcune delle più importanti promesse del pedale al femminile cimentarsi nella conquista della maglia amaranto (simbolo della leadership nella classifica generale), vessillo che nelle prime due edizioni è stata appannaggio prima dell’italiana Carlotta Cipressi (2023) e poi dell’irlandese Lara Gillespie (2024). L’edizione 2025 è tutta concentrata in Campania, con tre tappe che si annunciano spettacolari, grazie al disegno del percorso garantito dagli organizzatori, guidati nella direzione tecnica affidata a Salvatore Belardo, Giuseppe Rivolta e Francesco Vitiello, mentre la direzione di corsa è guidata da Angelo Letizia, con la presidenza onoraria di Giovanni Mazzarella.
 
Fondamentale come sempre è l’attenzione delle istituzioni, a cominciare da Città Metropolitana e dai Comuni sedi di partenza e arrivo delle singole frazioni, come fondamentale è l’apporto degli sponsor. La presentazione delle squadre è in programma giovedì 18 settembre alle ore 18.30 a Cardito, nella zona di piazza Garibaldi. La prima tappa il giorno seguente, il 19 settembre, con partenza da Foiano di Val Fortore, passagigo per Benevento e arrivo a Visciano dopo oltre 120 km e un gran premio di seconda categoria a Monteforte posto a soli 19 km dal traguardo.
 
Sabato 20 sarà la volta della Cardito-Frattamaggiore di quasi 113 km, prova che si snoderà in buona parte nel Casertano, dove sono previsti anche i due gpm della giornata, entrambi di terza categoria. A chiudere la kermesse, domenica 21 settembre, la Caivano-Caivano, sfida su un percorso di circa 10,9 km che le atlete dovranno completare undici volte (per complessivi 119 km).
 
Quest’ultima tappa, destinata ad assegnare la vittoria finale e a consacrare le trionfatrici anche delle altre classifiche del Giro (Under 23-maglia bianca; classifica a punti-maglia blu; scalatrice-maglia verde; migliore italiana-maglia rossa), sarà dedicata al ricordo del compianto senatore Giacinto Russo, scomparso lo scorso 7 maggio e grande appassionato di sport, come presidente della Boys Caivanese e promotore della storica Coppa Caivano di ciclismo, che per l’occasione sarà ricordato dall’Usb Caivanese del presidente Pierino Magri.