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“Tre anni fa il sindaco di Benevento impose la scissione dell’Ente Idrico Sannita (EIC) da quello Irpino causandone l’attuale stallo programmatico, peraltro non dissimile dal disastro dei Rifiuti sui cui è dovuta finalmente intervenire la Regione dopo 8 anni di inutili rimpalli tra ATO, Provincia e Comune capoluogo, tutti a guida mastelliana e tutti desiderosi di promuovere il proprio ente di gestione a discapito degli altri due. Una commedia dell’assurdo.
In questo contesto si colloca la farsa dell’Alto Calore, la società di gestione pubblica del distretto idrico irpino di cui sono soci anche 31 comuni sanniti. L’azienda non ha più interesse ad intervenire ed investire nella Provincia di Benevento perché, a causa di quella scissione, eroga il servizio in deroga, nella certezza che dovrà andarsene dal nostro territorio.
Alla farsa, si aggiunge ora la beffa di un adeguamento tariffario in capo agli utenti sanniti, spesso molto mal serviti da Alto Calore. Aumento certamente da evitare ma determinato da quell’EIC Irpino di cui facevamo parte sino al 2022, prima della nefasta decisone di abbandonarlo e creare il piccolo ed irrilevante EIC di Benevento. Roba da matti! 
Sarebbe utile che il prossimo consiglio regionale rivedesse quella scissione e procedesse a riaggregare l’Ambito delle due province interne che, come è noto, ha nel lato irpino le più importanti sorgenti idriche del meridione.
Va dato infine atto alla regione Campania di aver programmato, per tempo, l’utilizzo idro potabile della diga di Campolattaro ideandone, finanziandone ed avviandone gli interventi.
Le infrastrutture da realizzare sono ingenti e richiederanno tempi coerenti allo scopo. È dovere delle locali classi dirigenti vigilare sul compimento di opere così importanti per il nostro futuro. Dovere a cui non si sottrarrà il Partito Democratico”, così nella nota Rosa Razzano, Presidente PD Sannio.