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Un evento culturale che fa il suo ritorno dopo una parentesi di stop protrattasi per alcuni anni. Tutto pronto a Pannarano per l’edizione numero 14 della rassegna “Vicoli e Piazze”, evento culturale che nasce dal desiderio di restituire vita e significato agli spazi del piccolo Comune attraverso l’arte contemporanea. La manifestazione, in programma per il 17 e 18 Agosto (start ogni sera dalle ore 18), rappresenta un primo e concreto tentativo di rigenerazione urbana, veicolato dall’arte come strumento di rinascita sociale, culturale ed emotiva. L’Amministrazione comunale a fare da cabina di regia dell’evento con il supporto dell’associazionismo locale (Pro loco, Anspi, Slow food Valle Caudina, WWF Sannio, Comunità montana del Partenio, Asd Pannarano e Asd Giovanni Luciano) per un momento che è anche aggregazione e condivisione.
Il centro storico di Pannarano, con i suoi vicoli e le sue piazze – luoghi simbolici della vita comunitaria – a fare da  palcoscenico e laboratorio di una narrazione collettiva capace di mettere in dialogo passato e futuro, memoria e trasformazione, tradizione e innovazione. Il tutto nell’intento di  invertire il lento processo di spopolamento e di progressivo svuotamento che molti piccoli Centri, come Pannarano, stanno vivendo e che rischia di cancellare un’identità storica, sociale e culturale preziosa. 
L’edizione 2025 di “Vicoli e Piazze” vuole in definitiva riservare attenzione particolare a una nuova generazione di artisti, molti dei quali alle prime esperienze e per lo più allievi della bottega del Maestro Mario Ferrante, quest’ultimo pronto a sposare con entusiasmo l’invito a collaborare. Saranno presenti, inoltre, ulteriori interessanti artisti locali ed una rappresentanza dei finalisti del Premio Rua Viva 2025 avutosi a Napoli. 
Le opere esposte, tutte di carattere pittorico e performativo, saranno disseminate tra le vie e le piazze del borgo, creando un percorso immersivo e suggestivo che invita visitatori e cittadini a riscoprire con occhi nuovi luoghi che spesso sembrano dimenticati.
“Ogni opera è un atto di resistenza contro l’abbandono e l’oblio – dichiara il Sindaco Antonio IavaroneOgni intervento è una scintilla che riaccende il fuoco intorno al quale una Comunità può ritrovarsi, dialogare e rigenerarsi. Questa idea guida il progetto, che vede il borgo come un laboratorio aperto in cui la cultura è celebrata collettivamente e la memoria storica diventa materia viva da plasmare insieme, oggi e per il futuro”. Arte, territorio e lo sforzo di rafforzare l’elemento identitario locale.