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A distanza di otto anni dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 28 del 17 ottobre 2017, che stabiliva in modo dettagliato le opere di compensazione e di riqualificazione ambientale da realizzare in seguito ai lavori dell’Alta Velocità Napoli–Bari, nulla di concreto è stato progettato.

Nonostante le prescrizioni approvate nel 2017, che prevedevano interventi fondamentali per proteggere il territorio, mitigare l’impatto ambientale e valorizzare la Valle del Vino, oggi non esiste agli atti dell’Ente alcun progetto. Si tratta della sistemazione dei torrenti Cocuzza e Peracchio, di tutti i fossi iemali della zona interessata, della revisione idraulica e viaria delle strade interpoderali Lisca, Ciuccio Morto, Santa Maria la Grotta, Starze, Monaci, Vassallo, via San Bartolomeo, Acquefredde, Brizio, del raccordo delle stesse con la linea ferroviaria da dismettere e trasformare in pista ciclabile, fino alla realizzazione di un parco fluviale di 200 ettari: opere decisive per il territorio, per la sicurezza idraulica, per il futuro dell’agricoltura e per lo sviluppo turistico. Eppure il tempo a disposizione non è mancato. Ci sono stati modo e occasione per pianificare, verificare e controllare ogni passaggio.

Invece, oggi, l’Amministrazione Comunale, chiamata a presentare in tempi rapidi indicazioni per la realizzazione di opere di riqualificazione delle aree interessate dalla linea ferroviaria per una somma complessiva di € 3.609.223,42 (a tal proposito è lecito chiedersi perché alcuni Comuni limitrofi abbiano ottenuto risorse talvolta anche pari a più del doppio), non ha ancora le idee chiare su cosa fare, su come farlo e su come tutelare davvero i cittadini. Mancano progetti, manca visione, manca la volontà di esercitare un vero controllo su ciò che si sta realizzando.

“Il nulla. Dopo otto anni ancora una volta il nulla – commentano i consiglieri Gabriele Sebastianelli, Giovanni Ceniccola, Elena Sanzari e Morena Di Lonardo Il Comune rischia di perdere fondi e opportunità decisive per la sicurezza idraulica, lo sviluppo agricolo e turistico, la tutela ambientale e la salvaguardia dei nostri vigneti, trasformando un’opera strategica in uno sfregio al nostro territorio. I cittadini hanno il diritto di sapere perché, dopo anni, non si è mosso un dito”.

Per questo motivo il gruppo “Guardia sei tu” ha inoltrato una interrogazione consiliare, chiedendo altresì l’inserimento urgente della questione all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale, per ottenere risposte chiare e ufficiali.

“È in gioco il futuro del nostro territorio – concludono i consiglieri – Le opere di compensazione non sono un favore, ma un diritto della comunità. L’Amministrazione ha il dovere di agire, non di prendere – e perdere – tempo, come in questi anni è già più volte accaduto vedendo andare in fumo progetti concreti”.