Un ricordo commosso che intreccia amicizia, storia della televisione e passione politica. Clemente Mastella ha voluto omaggiare la memoria di Pippo Baudo, il “re della televisione italiana” che si è spento sabato 16 agosto a Roma all’età di 89 anni.
In una puntata speciale di Zona Bianca su Rete 4, condotta da Giuseppe Brindisi, è stato dedicato un tributo televisivo subito dopo la sua scomparsa.
Fra i tanti ricordi anche quello del sindaco di Benevento che ha voluto rammentare non solo il volto storico della tv italiana, ma anche “l’amico e uomo sensibile”.
“Eravamo amici, avevamo un rapporto straordinario. L’ho sentito un mese e mezzo fa e mi aveva risposto a fatica. Politicamente non fu mai neutro nelle sue scelte”. Mastella ha ricordato come, anche dopo lo scioglimento della Democrazia Cristiana, Baudo mantenne una salda identità: “Pippo ha sempre conservato la sua fissità democristiana anche quando la DC non esisteva più. Partecipò a questa esperienza nel 2001 con Andreotti e D’Antoni, si chiamava Democrazia Europea… fu un’esperienza di terzo tipo, una forma di intromissione nel meccanismo bipolare dell’Italia. Non ha avuto successo, non raggiunse il quorum adeguato, prese poco più di un milione di voti”.
Mastella ha poi accostato questa “testardaggine democristiana” di Baudo al suo stesso percorso politico, ancorché mosso tra poli alternativi: “Io invece sono stato da una parte e dall’altra con la fine della DC, sono stato ministro con Berlusconi e con Prodi. Lui è rimasto testardamente un grande democristiano… non voglio dire più di me ma insomma alla pari. Ha tentato di recuperare le ragioni della DC anche quando queste andavano assottigliandosi nell’opinione pubblica. E quell’esperienza forse lo disilluse. Katia Ricciarelli fu candidata per conto di Pippo all’interno di questo nuovo schieramento”.
E sui social elabora un ritratto che unisce la dimensione pubblica a quella umana e personale, rendendo omaggio a un rapporto autentico, duraturo e ricco di condivisione. “Con Sandra gli abbiamo voluto veramente bene. E lui ce ne voleva. Tante volte è venuto a Benevento a presentare, gratis, ‘Quattro notti e più di luna piena’. Una persona eccezionale per umanità e per capacità professionale. È parte fondamentale della storia della tv italiana. Lo piangiamo con affetto.
Quanti ricordi. Tra tanti, quando a Viareggio, per l’omicidio del generale Dalla Chiesa, decidemmo assieme di interrompere la festa dell’amicizia nella sua versione ludica. E quando fui incaricato di mediare tra lui e Claudio Villa per un contrasto nato in modo strano e anomalo. Anche di questi momenti conservo una stima ed amicizia reciproca. Ciao Pippo. Grazie per quanto ci hai donato in tutti questi anni”.