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“L’incendio divampato nell’impianto di trattamento rifiuti a Teano è l’ennesima tragedia annunciata in una terra martoriata da decenni di abbandono istituzionale e speculazioni criminali. La colonna di fumo tossico che ha avvolto l’area e che hanno generato livelli di diossina sopra la media,  non è solo il simbolo di un disastro ambientale, ma rappresenta anche l’inerzia colpevole, da decenni, delle autorità locali e nazionali. La Campania, e in particolare la provincia di Caserta, è da tempo al centro di una crisi ambientale senza precedenti. Secondo i dati di Legambiente, dal 2009 al 2023, la regione ha registrato oltre 23.000 illeciti ambientali, con più di 24.000 persone denunciate e 11.000 sequestri. La recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia per la gestione disastrosa della Terra dei Fuochi, riconoscendo la violazione del diritto alla vita e alla salute dei cittadini.
 
Lavoratori e cittadini sono  vittime di un sistema malato e sono i primi a pagarne il prezzo, in ambienti dove la salute e la sicurezza sono parole vuote e la precarietà regna sovrana. Abitare in  questa provincia significa essere costretti a respirare aria irrespirabile, vivere in luoghi avvelenati, crescere bambini sotto cieli tossici. Tutto questo in una terra che già paga da decenni il tributo altissimo alla criminalità ambientale.
 
Chiediamo immediatamente chiarezza su dinamica e responsabilità dell’incendio, controlli approfonditi sulle condizioni dell’impianto prima del rogo, tutela piena della salute dei lavoratori coinvolti, monitoraggio ambientale esteso e trasparente per la popolazione e una strategia territoriale credibile per la gestione dei rifiuti fuori dalle logiche dell’emergenza e del profitto privato.
 
La Terra dei Fuochi non è un’etichetta mediatica: è una realtà che miete vittime ogni giorno. È inaccettabile che, nonostante le numerose denunce e le evidenze scientifiche, le istituzioni continuino a ignorare la gravità della situazione. Il governo locale e nazionale devono assumersi le proprie responsabilità e agire con decisione per porre fine a questa emergenza che mette a rischio la vita di migliaia di persone. Continueremo a denunciare, a mobilitarci e a lottare per la giustizia ambientale e sociale. La Terra dei Fuochi non può essere dimenticata. È tempo di passare dalle parole ai fatti: noi continueremo a pretendere legalità, salute, giustizia ambientale e dignità del lavoro. Perché non ci rassegniamo alla devastazione. E perché crediamo che ogni incendio di oggi sia un crimine contro il futuro di domani”, così nella nota CGIL Caserta e FP CGIL Caserta.
Immagine di repertorio