Le proteste contro Alto Calore Servizi sono scaturite dall’annuncio di aumenti tariffari fino al 40% in tre anni, giudicati insostenibili dai sindaci dei comuni serviti, i quali hanno contestato sia i metodi che le tempistiche degli incrementi, causando anche presunti disservizi. Il motivo delle proteste è legato all’aumento delle tariffe.
Le amministrazioni locali hanno espresso forte contrarietà agli aumenti delle tariffe idriche annunciati da Alto Calore Servizi.
Per quanto riguarda Pietrelcina, il vice – sindaco Nicolino Cardone ha preso una netta posizione e ha dichiarato: “L’amministrazione comunale di Pietrelcina esprime la propria ferma contrarietà all’aumento delle tariffe idriche deliberato dal Consiglio Distrettuale Irpino dell’Ente Idrico Campano, che prevede un incremento fino al 30% nell’arco di tre anni per gli utenti serviti da Alto Calore Servizi.
Tale decisione non può essere condivisa né ritenuta sostenibile, soprattutto per le famiglie e le imprese del nostro territorio, già duramente provate da ripetute interruzioni nella fornitura idrica e da una qualità del servizio non adeguata.
In questo quadro, riteniamo necessario: sospendere immediatamente l’applicazione degli aumenti, in attesa di un chiarimento normativo e regolatorio da parte degli enti competenti. Riteniamo opportuno e anche doveroso – termina Nicolino Cardone – attivare un confronto pubblico con Alto Calore e l’Ente Idrico Campano, coinvolgendo i sindaci dei Comuni serviti, per una discussione trasparente sulle criticità del sistema. Come pure, vincolare ogni eventuale adeguamento tariffario a un concreto e verificabile piano di investimenti sulla rete idrica, con priorità alla riduzione delle perdite, alla manutenzione delle infrastrutture e al miglioramento complessivo dell’efficienza del servizio”.