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Sarebbe in dirittura d’arrivo la ‘trattativa’ tra il Nazareno e Vincenzo De Luca, in vista delle Regionali in Campania. Fonti dem spiegano che “si sta chiudendo l’accordo”. Un’intesa su due fronti: la candidatura del pentastellato Roberto Fico alla Regione per il centrosinistra, quella di Piero De Luca alla segreteria del Pd campano. Nell’arco di 48 ore dovrebbe esserci l’ufficializzazione, per entrambe le questioni. Formalmente i due dossier saranno trattati in modo separato. Ossia seguiranno vie autonome, anche nella comunicazione esterna. Ma la sostanza li vede interconnessi, come ormai risaputo. L’accordo prevederebbe la celebrazione del congresso regionale a fine settembre, in una data tra il 25 e il 30 del mese.

Per De Luca jr si prospetta, di fatto, un’investitura da candidato unitario alla segreteria. Non si possono, tuttavia, escludere candidature ‘di disturbo’. Nei giorni scorsi si è annunciata, infatti, la discesa in campo dell’europarlamentare Sandro Ruotolo. Un’iniziativa nata in seguito al malessere di alcuni gruppi del partito, rispetto al ‘negoziato’ in corso in Campania. Ma eventuali contrapposizioni non scalfirebbero il prossimo patto tra la segretaria Elly Schlein e il governatore uscente. Piero De Luca avrebbe un’ampia investitura, al momento di candidarsi al congresso. Ambienti del Pd ne considerano ‘blindata’ l’elezione a segretario regionale. “C’è la ritrosia di un pezzo delle forze che ha sostenuto la Schlein nella corsa al Nazareno, e si può capire – affermano fonti qualificate -. Però c’è un quadro complessivo di accordi nazionali, quindi tutti se ne faranno una ragione, e ciascuno troverà un suo protagonismo dentro il nuovo corso”.

L’intesa comporterebbe la presenza di un’unica lista civica, ispirata dal presidente uscente (“A Testa alta”). Slegata dall’accordo tra Pd e De Luca sarebbe, invece, la partita di eventuali assessorati. Di quello si parlerebbe al momento opportuno, in base ai risultati elettorali. Ma esistono ovviamente aspettative, nell’area deluchiana. Decisivo sarà però il responso delle urne. Più dovesse essere consistente la pattuglia dei fedelissimi, nel futuro consiglio regionale, più l’asticella delle ambizioni salirebbe. E in settorii vicini al governatore non si fa mistero di un certo ottimismo. Se De Luca eleggesse 5-6 consiglieri, tra la propria lista e il Pd, la sua influenza si farebbe sentire. Ma questo gli alleati l’hanno messo in conto.