“Restituire alla morte una dimensione di umanità”. Con questo invito l’arcivescovo Vincenzo Paglia ha aperto il suo intervento a Pietrastornina, in occasione della presentazione del volume “Destinati alla vita”. Accanto a lui il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in un dialogo promosso dal Circolo Petrastrumilia che ha affrontato i temi del fine vita, delle cure palliative e del futuro della terza età.
Paglia ha ribadito la sua posizione: contrario all’eutanasia e al suicidio assistito, ma anche all’accanimento terapeutico. “La risposta – ha sottolineato – è nell’alleanza terapeutica tra paziente, medici e familiari. Nessuno deve morire da solo, perché tenersi per mano può rendere più sopportabile la sofferenza”. Ha quindi denunciato le gravi carenze nelle cure palliative: “La terapia del dolore fa miracoli, ma in Italia mancano nel 70% del territorio. Bisogna investire molto di più in questo settore”.
Al centro del suo intervento anche il tema degli anziani, che Paglia ha definito “non uno scarto, ma una risorsa di sapienza e spiritualità”. Ha criticato le Rsa, sostenendo la necessità di rafforzare l’assistenza domiciliare: “Gli anziani vogliono restare a casa e, se curati a casa, si spende anche meno. La legge 33/2023 rappresenta un passo avanti, ma resta il dubbio sulla sua attuazione concreta”. Per il presule occorre una vera “rivoluzione culturale e politica” che restituisca dignità alla vecchiaia, anche partendo dai piccoli paesi, dove possono nascere modelli positivi di comunità.
Il ministro Piantedosi ha riconosciuto la profondità dell’analisi di Paglia, sottolineando la complessità del tema fine vita: “La politica deve trovare una sintesi tra sensibilità diverse. Non si può ridurre a semplificazioni un argomento così delicato”. Sul fronte demografico ha ricordato come l’Italia, con il 24% di popolazione over 65, sia chiamata ad affrontare una sfida che coinvolge tutto l’Occidente e che pesa in maniera decisiva su sanità e assistenza. “Gli anziani – ha aggiunto – sono una risorsa che nessuna società può permettersi di trascurare”.
Paglia ha infine richiamato l’importanza del dialogo e delle relazioni come antidoto all’individualismo: “La società di oggi rischia di smarrire il senso dell’incontro. Ma il Paradiso – ha concluso – è nel dialogo e nell’abbraccio, non nell’isolamento”.