«Chi ama Castel San Giorgio non la brucia, non danneggia i parchi pubblici, giostre, panchine, cestini, fontane, non imbratta e non provoca dispendio di energie economiche e amministrative che potrebbero servire ad altro.
Basti pensare che una panchina danneggiata o una fontana rotta sono almeno 300 euro-ha dichiarato il sindaco Paola Lanzara-.
Ogni anno, per rimediare ai danni prodotti da chi non ama Castel San Giorgio, spendiamo decine di migliaia di euro, risorse che il Comune è costretto a impiegare in manutenzione e che invece potrebbe destinare per ulteriori servizi per la comunità-ha continuato il primo cittadino di Castel San Giorgio-.
Obiettivo della campagna di sensibilizzazione è far comprendere ai cittadini, specialmente ai più giovani, l’importanza di tutelare il patrimonio pubblico, rispettare gli arredi urbani e mantenere la cura dei luoghi di aggregazione, rimarcando non solo che il deterioramento di strutture e oggetti nuoce all’estetica del proprio paese, ma anche che i guasti procurati da pochi gravano sulle tasche di tutti.
Spiegare e sottolineare che il bene comune è di tutti e che va preservato per l’interesse generale, etico ma anche economico, dovrebbe essere superfluo. Però la realtà è diversa e richiede un intervento che ribadisca il concetto: quando i vandali colpiscono, se si riescono a individuare pagano direttamente, come è successo anche in passato, ma la maggioranza delle volte, purtroppo, i costi delle loro azioni ricadono sull’intera collettività.
Stiamo lavorando al potenziamento dell’impianto di videosorveglianza, ma riteniamo che anche promuovere e far crescere la consapevolezza sociale del bene comune sia di grande importanza»-ha concluso Paola Lanzara.