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Avellino si prepara a una mobilitazione senza precedenti. Giovedì 26 settembre il corteo “Disarmiamo Avellino” attraverserà la città da Rione Mazzini a Piazza Libertà per reagire agli attentati e agli episodi di violenza che hanno scosso il capoluogo nelle ultime settimane. L’iniziativa nasce dall’impegno congiunto di Libera, Arci e Cgil, che hanno convocato un’assemblea con decine di realtà associative e forze politiche.

La rete degli aderenti cresce di giorno in giorno. Oltre ai promotori, hanno già dato la propria disponibilità Legambiente, Acli, studenti universitari e medi, parrocchie e movimenti cattolici, insieme a sigle sindacali e partiti come Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista. Un fronte ampio e trasversale che punta a trasformare la manifestazione in un messaggio forte e unitario: Avellino non si piega alla paura.

Dal confronto tra le associazioni è emersa la consapevolezza che la legalità non possa essere delegata esclusivamente a forze dell’ordine e magistratura. Serve un impegno corale, che parta dalla scuola e dall’associazionismo per arrivare alla politica e al mondo dell’impresa. Al centro c’è il tema dell’inclusione: senza servizi sociali efficaci, senza opportunità educative e culturali, giovani ed emarginati rischiano di diventare terreno fertile per la criminalità.

Gli organizzatori sottolineano che non si tratterà di un corteo ideologico ma di una manifestazione popolare. Lo slogan scelto –  sostituire sparare con sperare – rilanciato da Legambiente, sintetizza lo spirito dell’iniziativa: ribellarsi alla violenza non con l’odio ma con la speranza di costruire una città diversa.

La scelta del percorso non è casuale. Partire da Rione Mazzini, quartiere colpito direttamente dagli attentati, e arrivare in Piazza Libertà, cuore civico e simbolico della città, significa trasformare una ferita in occasione di riscatto. Per le Acli, la risposta non può essere solo securitaria: occorre investire in percorsi educativi.  

Questa la risposta della Rete di Libera: “Disarmiamo Avellino non è uno slogan. Sarà una manifestazione condivisa che si terrà il 26 settembre alle ore 18 partendo dalle periferie e arrivando nel cuore della città. È l’inizio di un percorso collettivo da parte di forze sociali, cattoliche, politiche e sindacali che hanno sentito la necessità di mobilitarsi per la comunità. Non osserviamo da dietro le finestre quello che accade davanti ai nostri occhi, ma schieriamoci”.

L’appello è a una partecipazione ampia, che vada oltre le appartenenze politiche. Giovedì 26 settembre Avellino sarà chiamata a dimostrare che la legalità è un bene comune, da difendere insieme e da praticare ogni giorno.