Un consigliere comunale attacca gli accordi del Campo Largo in Campania: dopo poche ore viene espulso dalla Lista Manfredi. “Le dichiarazioni del Consigliere Demetrio Paipais – afferma in una nota la coordinatrice cittadina della Lista Manfredi Sindaco, Angela Cammarota -, sono del tutto inaccettabili e incompatibili, senza ulteriori possibilità di equivoco, con la sua permanenza nella lista Manfredi Sindaco”. In pratica una sentenza, ma senza appelli. E Paipais, professione avvocato penalista, chissà cosa ne pensa. Ma che aveva detto il consigliere espulso?
“Ma davvero si pensa di governare la Regione Campania mettendo insieme un compromesso tra la famiglia Mastella, la famiglia Cesaro e la famiglia De Luca, con la benedizione di Matteo Renzi?” scriveva ieri Paipais sui social. “Sorprende che – sottolineava il consigliere-avvocato – a guidare questa operazione sia proprio Roberto Fico”. Vale a dire “colui che per anni si è presentato come il “duro e puro” del Movimento 5 Stelle, custode dei valori originari, valori che in teoria dovrebbero opporsi a questi giochi di palazzo”. Lo stesso Paipais è stato eletto nel M5S in consiglio comunale, per passare dopo un anno al gruppo Manfredi Sindaco. Oggi il consigliere critica la recente intesa per le Regionali. Il punto di partenza è la disapprovazione per la gestione della Regione. “Il risultato concreto di questi accordi tra famiglie è che – sostiene – la sanità e i trasporti della Campania resteranno nelle mani delle stesse persone che li hanno gestiti negli ultimi dieci anni. E magari, per dimostrare di aver fatto qualcosa, a Fico faranno chiudere il termovalorizzatore di Acerra, rischiando di regalarci un’altra crisi dei rifiuti”. Insomma, secondo Paipais “i cittadini, nella migliore delle ipotesi, continueranno a subire inefficienze e disservizi, pagando il costo di questa politica di compromesso”. E in Campania saremmo di fronte all’ennesimo ritorno del Gattopardo, una “trasformazione in versione Prima Repubblica”. Per Paipais “Questa non è Politica. Questa non è la Repubblica che voglio”.
Ma ora, a non volere più lui è la lista del sindaco. Le parole del consigliere avrebbero attaccato il cuore di un progetto politico. Un’idea primigenia, nata a Napoli nel 2021, di cui l’intesa per Fico sarebbe l’evoluzione. “Il sindaco Gaetano Manfredi, quattro anni fa – evidenzia Cammarota -, ha immaginato e poi realizzato l’idea del campo largo, inclusivo e aperto a forze progressiste e riformiste. Una visione praticata con grandi risultati a Napoli, divenuta modello nazionale su vari dossier”. Secondo Cammarota sarebbe “un modello quindi da replicare virtuosamente anche in Regione Campania con il contributo di tutti puntando sulla candidatura autorevole e coerente di Roberto Fico”. E siccome “il gruppo comunale che fa capo al sindaco Manfredi si adopera su questa linea, chi non la condivide si pone automaticamente fuori dal nostro perimetro”. Un cartellino rosso, senza nemmeno bisogno del Var.
(Foto da Gennaro Demetrio Paipais/Facebook)