Traslochi blindati nei nuovi alloggi popolari a Chiaiano (nella foto). Ma non tanto per proteggere le abitazioni appena costruite: è invece per impedire occupazioni abusive nei vecchi prefabbricati da demolire, realizzati coi fondi per il terremoto del 1980. La settimana scorsa, sono infatti iniziati i primi trasferimenti degli assegnatari nel complesso di via Ansaldo. Si tratta degli aventi diritto, nell’ambito dell’intervento di sostituzione edilizia di 126 alloggi Erp nell’ex via Cupa Spinelli, previsto in due lotti.
Il primo lotto prevede 60 alloggi, ed è stato ultimato prima dell’estate. Gli appartamenti sono stati assegnati, e da pochi giorni sono partiti i traslochi degli abitanti a cura del Comune di Napoli. “Si è scelto di accompagnare gli abitanti nelle nuove case – spiegano dagli uffici di Palazzo San Giacomo – per prendere immediato possesso dei vecchi appartamenti e per controllare tutto il processo di trasferimento ed evitare nuove occupazioni”. Queste ultime, erano una “pratica molto diffusa in passato“. Ma non se ne può escludere il ripetersi anche oggi, evidentemente. Ogni giorno vengono realizzati tre traslochi. La previsione è di completarli tutti entro fine settembre. “Successivamente – aggiungono dal Comune – verrà avviato il secondo lotto di intervento che prevede la realizzazione di ulteriori 66 alloggi“.
Ulteriori dettagli sulle operazioni si rinvengono in una disposizione dirigenziale. Proviene dal Servizio Edilizia Residenziale Pubblica, risale allo scorso 29 agosto. L’atto riguarda la nomina del direttore dei lavori per rendere inagibili 44 appartamenti in via Ansaldo e 16 in via Campano. Si tratta di demolire bagni e cucine, e chiuderne i vani di accesso. Intanto una delibera di giunta comunale, lo scorso 14 febbraio, ha stabilito i criteri di assegnazione dei 60 alloggi di nuova costruzione. “Sono destinati in via prioritaria – si legge nelle carte – agli aventi titolo di Via G. Ansaldo is. 7 e gli eventuali alloggi residuali dovranno essere destinati per la mobilità dei legittimi assegnatari del fabbricato 3 di via G.A. Campano”. Tuttavia, occorre garantire una “corretta e tempestiva gestione della mobilità” degli inquilini. E soprattutto evitare “che i prefabbricati da demolire, liberati da persone e cose, possano essere occupati abusivamente impedendo la demolizione degli stessi e la successiva costruzione di nuovi alloggi sull’area di sedime”. L’obiettivo prefissato passa per il “rendere inagibili” i 60 prefabbricati.