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Con l’approssimarsi delle Elezioni Regionali si fa sempre più caldo il toto-nomi dei candidati pronti a strappare un seggio al Consiglio regionale. Un momento che solitamente fa calare l’attenzione sui temi, tendenza che ha provato ad invertire Lucio Ferella. L’ex sindaco di Baselice ha rilanciato la sfida alla Regione ribattendo sulle battaglie che sta portando avanti ormai da anni: sanità e acqua pubblica. 

“Nella narrazione odierna intorno alla scelta di Roberto Fico candidato alla presidenza della Regione Campania assistiamo alla totale assenza di confronto sui temi, e sui canali d’informazione impazzano nomi e accordi che poco hanno a che fare con il futuro della regione. 

Il tema non è vincere, ma convincere. Convincere anche chi nella politica non crede più. E per farlo bisogna lavorare sulle istanze che quotidianamente abbiamo davanti agli occhi.

Benevento può candidarsi ad essere al centro di questa spinta, esempio concreto di un metodo di rinnovamento radicale e di partecipazione dal basso, a cui faceva riferimento lo stesso Roberto Fico fin dalle prime parole alla sua ufficializzazione.

Da tempo Benevento esprime grandi appelli da parte di cittadini, presuli, movimenti e reti civiche, che lottano per la giustizia sociale e ambientale, che difendono la sanità pubblica e il diritto di avere medici sulle ambulanze, sul tema della aree interne per non rassegnarsi alla fine che per molti è già segnata, che resistono ogni giorno nei quartieri popolari contro disuguaglianze, precarietà e marginalità e infine sull’acqua pubblica e che questa si rafforzi con una gestione totalmente pubblica.

Non si tratta di singoli dissensi, ma di un vero e proprio sommovimento che coinvolge trasversalmente una larga fetta di elettorato, che tra l’attendismo e le aspettative tradite ha scelto di essere attivo in un rinnovamento di pratiche democratiche e di contenuti necessari di giustizia sociale ed ambientale.

La sfida è ardua, e il tempo per lamentarci non mancherà, ma ora è il tempo di provarci.

Già da Sindaco di Baselice mi sono opposto alla scellerata scelta di una certa politica miope ad accogliere capitali privati nella gestione dell’acqua, che di fatto ne avviano la privatizzazione per diverse ragioni. Inoltre per gravi mancanze nell’intero percorso ho fatto ricorso al TAR in merito alla costituzione della società mista Sannio Acque srl, ho avvisato i Sindaci di tutta la provincia di diverse anomalie sullo Statuto e su altra documentazione, mettendoli in guardia dai diversi cavalli di Troia in essi contenuti. Sono stato tra i promotori e firmatari di una proposta di legge d’iniziativa popolare regionale che ha raccolto 13 mila firme e dove tra l’altro veniva riaffermata la necessità di un sistema pubblico per un bene prezioso e unico come l’acqua.

Sull’acqua pubblica non dobbiamo arretrare di un passo e la proposta deve essere chiara e decisa:

  • gestione pubblica del servizio idrico integrato
  • decadenza delle forme di gestione mista
  • istituzione di un fondo regionale per la ri-pubblicazione del servizio idrico integrato

L’obiettivo deve essere unitario e vedere tutta la provincia, con le sue forze intellettuali e sociali, in grado di dar vita ad una proposta organica realmente progressista ed ecologista da far confluire nel prossimo programma di governo regionale.