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L’anno scolastico in Irpinia parte sotto la minaccia della crisi idrica. Quattordici sindaci della provincia hanno firmato un appello al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, chiedendo interventi urgenti per garantire la regolare apertura delle scuole.

La proposta dei primi cittadini è chiara: dotare gli istituti di serbatoi e sistemi di autoclave che possano assicurare continuità nell’approvvigionamento idrico, evitando nuove chiusure forzate.

“Nostro malgrado – scrivono i sindaci – siamo costretti ad emanare ripetute ordinanze per garantire la sicurezza e l’incolumità di studenti e personale scolastico. A causa delle continue chiusure dovute alla mancanza d’acqua, l’anno scolastico è a forte rischio nei nostri comuni”.

A sottoscrivere l’appello sono i sindaci di Montefredane, Pietradefusi, Santa Paolina, Grottolella, Petruro Irpino, Solofra, Ospedaletto d’Alpinolo, Montemiletto, Paternopoli, Altavilla Irpina, San Potito Ultra, Mercogliano, Parolise e Montefalcione.

L’allarme arriva mentre 63 comuni irpini – compreso il capoluogo Avellino – stanno facendo i conti con lo stop all’erogazione dell’acqua, dovuto alla rottura della condotta adduttrice di Cassano Irpino. Un guasto che ha aggravato ulteriormente un’emergenza che da mesi mette in ginocchio il territorio.

“Il rischio – concludono i sindaci – è quello di compromettere la continuità delle attività didattiche, con gravi ripercussioni sul diritto allo studio dei nostri ragazzi”.