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E’ stato clamorosamente assolto dal Tribunale di Napoli, sezione 9, Giudice Cangiano, perché il fatto non sussiste, M. R., di 48 anni, dalle accuse di minaccia aggravata e violazione degli obblighi di assistenza familiare.

L’uomo, divorziato da cinque anni, aveva chiesto ed ottenuto lo scorso aprile la diminuzione dell’assegno di mantenimento nei confronti della moglie, di Napoli centro, dove lui si era trasferito a seguito di matrimonio (originario di Benevento città) e aveva ottemperato alle nuove disposizioni del giudice civile.

La donna lo aveva denunciato in quanto a suo dire la pretesa economica era diversa e superiore, atteso che la pronuncia del giudice era datata aprile 2025.
Da qui la grave minaccia di morte che lui, esasperato, avrebbe rivolto alla donna: “o la finisci o ti ammazzo una volta e per sempre”.

Di diversa opinione è stato il tribunale partenopeo, a seguito delle minuziose ed articolate ragioni giuridiche dell’ Avvocato Massimo Viscusi , a seguito dell’arringa del rito abbreviato secco, che hanno dimostrato l’errore nella pretesa della donna oltre ad evidenti incongruenze palesate nelle varie denunce e sommarie informazioni testimoniali.
Il Pm aveva chiesto l’assoluzione per lieve entità del fatto.