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La Casertana è rientrata da Trapani con la sconfitta e con la necessità di correggere equilibri che, finora, hanno permesso grande qualità offensiva ma hanno mostrato fragilità nella fase difensiva. La prestazione ha confermato una squadra capace di produrre gioco e occasioni, ma anche vulnerabile in momenti decisivi.
Gli episodi che hanno cambiato l’esito
Il primo centro di Grandolfo è nato da una rimessa laterale gestita male dai rossoblù, un errore tecnico che ha spalancato la strada agli avversari. Il raddoppio di Ciotti avveniva, invece, infilando troppo facilmente la difesa con una giocata solitaria. La prova offensiva della squadra, di contro, mantiene segnali incoraggianti: la capacità di aprire il campo e di lanciare in profondità elementi come Kallon e Bentivegna si è confermata, ancora una volta, risorsa tattica di rilievo.
Il tecnico ha sottolineato come il gruppo non abbia ancora raggiunto la piena condizione né sotto il profilo fisico né sotto quello dell’organizzazione, ma ha anche ribadito che le criticità difensive sono correggibili. La squadra ha ripreso a lavorare già con la settimana corta, in vista dell’appuntamento di sabato alle 17:30 contro il Cosenza al Pinto, formazione reduce da un netto successo sul Catania. Sarà un banco di prova importante per valutare la rapidità con cui la Casertana saprà trasformare le buone intenzioni offensive in risultati solidi anche sul piano della tenuta difensiva.
Infatti, gli inserimenti dei nuovi elementi non sembrano ancora pienamente rodati. L’impiego di Oukhadda è stato apprezzabile per qualità individuali, ma forse prematuro rispetto al ritmo della partita; la scelta di rinunciare a Llano, invece, ha sollevato qualche perplessità, visto l’intesa mostrata con Kallon.
Il problema del centravanti e le alternative
Già contro il Cosenza, la situazione disciplinare di Vano rappresenta un problema. Avendo collezionato un’altra ammonizione, ora è in diffida. La Casertana rischia concretamente di dover cambiare fisionomia, quando Vano sarà costretto a casa. Non aver voluto operare sul mercato degli svincolati è stata una scelta. Attualmente il solo Casarotto potrebbe sostituire di posizione e non di caratteristiche l’attaccante laziale. Questa alternativa, però, comporterebbe un cambiamento notevole alla fisionomia ed al gioco dei rossoblù.
Inserimenti e gestione della panchina
Gli inserimenti dei nuovi elementi non sembrarono ancora pienamente rodati. L’impiego di Oukhadda fu apprezzabile per qualità individuali, ma forse prematuro rispetto al ritmo della partita; la scelta di rinunciare a Llano, invece, sollevò perplessità, visto l’intesa mostrata con Kallon nelle prime uscite. Anche i cambi suscitarono dubbi: l’ingresso di Leone nella ripresa e l’arrivo tardivo di Galletta e Llano a pochi minuti dal termine lasciarono poca strada ai sostituti per incidere sul risultato.