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Giunto al suo quinto anno di attività, Teatro Acacia ha consolidato una programmazione capace di coniugare intrattenimento popolare e sperimentazione: prosa, cabaret, danza, cinema, concerti e iniziative per le nuove generazioni compongono un cartellone pensato per un pubblico ampio e variegato. La direzione artistica, in sinergia con Teatro Diana, ha portato il teatro a ottenere in cinque anni il traguardo di 3.500 abbonati, segnale tangibile dell’apprezzamento e della fedeltà degli spettatori. In questo scenario l’abbonamento “Quadrifoglio”, attivo da ottobre a maggio, manterrà tariffe contenute e vantaggi per chi sottoscrive anche il pacchetto del Teatro Diana, confermando l’attenzione alla fidelizzazione.

“«un pubblico eterogeneo e sempre più coinvolto»”

La prosa: volti noti e nuove scritture

La stagione di prosa miscela nomi affermati e nuove collaborazioni. Si aprirà con Maurizio Casagrande in “Il viaggio del papà” (6 novembre), racconto di un rapporto padre-figlio che si trasforma dopo un incidente; a seguire il ritorno teatrale di Ferzan Ozpetek con l’adattamento di Magnifica Presenza (20 novembre). La commedia contemporanea trova spazio in “Un Ponte per 2” (27 novembre), firmata da Antonello Costa e Paolo Caiazzo, mentre Massimiliano Gallo tornerà in scena il 18 dicembre con il personaggio dell’avvocato “Malinconico”. Tra i titoli di stagione, spiccano inoltre gli appuntamenti con Biagio Izzo per le feste natalizie e con compagnie e interpreti che spaziano dalla riflessione civile alla comicità alta, fino a omaggi importanti al repertorio classico.

Cabaret e comicità: serate di grande richiamo

Il cartellone di cabaret conferma scelte efficaci: da Angelo Duro (2–5 ottobre) a interpreti della stand up come Vincenzo Comunale, fino a nomi di lunga carriera quali Giovanni Caccioppo e Filippo Caccamo. Non mancano proposte monologanti d’autore — tra queste Maurizio Colombi con “Caveman” e la comicità generazionale di Luca Ravenna — che affiancano format capaci di coinvolgere direttamente il pubblico.

Musica: tributi, contemporaneo e musical

La programmazione musicale attraverserà decenni e generi: il tributo a Michael Jackson di Sergio Cortes (11 ottobre) e lo spettacolo su Freddie Mercury (6 dicembre) si alternano ai concerti di autori come Gio Evan e Amedeo Minghi; omaggi e progetti d’autore, come l’omaggio di Fabrizio Bosso a Pino Daniele (13 febbraio), dialogheranno con il grande musical — tra i momenti di rilievo, il debutto italiano di Piccole Donne the Musical (28–29 febbraio) e la commedia musicale originale La Fontana dei Desideri (25 marzo). L’offerta include inoltre proposte per la famiglia e spettacoli per tutte le età.

Musica classica e rassegne didattiche

Il cartellone classico, con iniziative come Piano City e i concerti promossi dall’Associazione Scarlatti, affiancherà le produzioni più popolari, garantendo equilibrio tra divulgazione e qualità esecutiva. Programmi di musica da camera e recital completano la proposta stagionale.

Formazione e impegno con le nuove generazioni

Il teatro ha rafforzato la collaborazione con Nartè – Accademia del Cinema, integrando didattica e percorso professionale: corsi di recitazione davanti alla macchina da presa, dizione, voce e movimento, masterclass e borse di studio per i talenti meritevoli. Gli studenti partecipano a cortometraggi e produzioni, confermando il ruolo dell’Acacia come fucina di nuovi interpreti.

Il Palcoscenico delle Emozioni: teatro a scuola

Con la quarta edizione de Il Palcoscenico delle Emozioni, in partnership con il Cineteatro Plaza, il teatro propone una rassegna dedicata alle scuole che alterna musical, testi civili e spettacoli in lingua, arricchiti da materiali didattici, laboratori online e percorsi culturali a Napoli. La collaborazione amplia l’offerta formativa e consolida il rapporto tra istituzione culturale e mondo scolastico.

La stagione 2025–2026 del Teatro Acacia conferma un modello culturale multitasking: produzione, ospitalità e formazione convivono in un progetto che punta a radicare il teatro nella città, avvicinando pubblici diversi senza rinunciare alla qualità artistica.