La 16ª tappa della Carovana delle Acli “Peace at Work – L’Italia del lavoro costruisce la pace “ in Irpinia: dal comune di Atripalda ed è arrivato a Borgo Ferrovia, quartiere di Avellino che porta ancora i segni della vicenda Isochimica (tra il 1983 e il 1990 circa 400 operai, quasi tutti giovanissimi, tolsero l’isolante da 1.740 vagoni e 499 locomotori per conto delle Ferrovie dello Stato. “Trattarono” oltre 2,2 milioni di chili di minerale, la cui pericolosità era già riconosciuta dalla Comunità Europea, anche a mani nude. Il bilancio ad oggi è di 35 morti e più di 230 malati) ma che resta vivo grazie alla forza della comunità.
“La pace non è un risultato da archiviare, ma qualcosa che va coltivato ogni giorno” – ha ricordato il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, sottolineando il ruolo decisivo delle associazioni nel creare consapevolezza dal basso.
Accanto a lui, il Presidente delle ACLI di Avellino, Alfredo Cucciniello ha ribadito:
“Pace, lavoro, dignità, giustizia sociale: sono i punti cardinali del nostro impegno. Con Peace at Work vogliamo rinnovarlo attraversando l’Italia, dalle fabbriche alle scuole, dagli ospedali alle periferie”.
Il vicepresidente nazionale Pierangelo Milesi ha aggiunto un messaggio forte:
“Basta armi, basta riarmo, basta genocidi. La pace si costruisce nella vita quotidiana, nelle relazioni, nei luoghi di lavoro e di cura, restando vicini alle fragilità delle comunità”.
La giornata ha visto diversi momenti significativi:
la visita guidata al Murale della Pace di Ettore De Conciliis nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, insieme al vicario diocesano don Pasquale Iannuzzo e al parroco don Michele #Ceccarelli;
il reading poetico curato da Monia Gaita con la partecipazione di Claudia Iandolo, Maria Consiglia Alvino, Emilia Cirillo, Rita Pacilio, Assunta Panza, Antonietta Gnerre, Agostina Spagnuolo, Maria Ronca, Rosanna Bazzano, Mirella Napodano, Cinzia Coppola e Rossella Tempesta;
l’assemblea pubblica conclusiva e i ritmi di Cantautorando sui binari della pace.
Una tappa intensa, che ha unito istituzioni, associazioni e cittadini sotto lo stesso messaggio: la pace nasce dal lavoro, dalla dignità, dall’inclusione e dalla giustizia sociale.