Da un primo esame sul corpo di Claudio Citro, 42enne morto dopo l’utilizzo del taser all’alba del 15 settembre a Massenzatico di Reggio Emilia, non risulterebbero aspetti patologici o comunque difetti congeniti, se non una lieve insufficienza mitralica.
Saranno fondamentali, per avere maggiori elementi, analisi tossicologiche (per capire se avesse assunto e in che quantità droga o alcol), istologiche e della genetica forense: non si esclude una concomitanza di fattori.
Sono i primissimi esiti dell’autopsia, secondo quanto riporta il Resto del Carlino. Per la morte dell’uomo, originario di Salerno, sono indagati tre poliziotti entrati in contatto con lui, quando è andato in escandescenze in un forno in via Beethoven e lo hanno fermato con la pistola elettrica in dotazione. Il decesso è avvenuto in ospedale, al Santa Maria Nuova.
Anche lo strumento, il taser, sarà analizzato. Pare che nel giro di una trentina di secondi siano partite dai due ‘dardi’ alcune scariche ma la quantità delle stesse viene comunque registrata sullo strumento che ora verrà sottoposto ad accertamenti. Presenti all’autopsia, che si è svolta giovedì 18, il medico legale nominato dalla procura, Sara Mantovani insieme al consulente tecnico dottor Mauro Zennaro, specialista in Cardiologia. Consulenti di parte sono stati nominati anche dalla difesa e dalla famiglia del 42enne.
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