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Mille firme in meno di una settimana a Napoli per dire no alla chiusura continuativa di piazza Plebiscito. “Questo – dicono i promotori – è il secondo anno che viene chiusa la piazza per una interminabile serie di serate musicali a pagamento”. Per questo i comitati civici, Felix, Plebiscito e dintorni, comitato per la salvaguardia e la vivibilità di Monte Echia e la Consulta delle Associazioni della prima municipalità hanno avviato una raccolta di firme che, spiegano, “ha riscosso grance successo non solo tra gli abitanti della zona”.
 
A loro giudizio la chiusura provoca:
 
1. Impossibilità per i residenti di circolare liberamente non solo con le automobili ma anche a piedi;
2. Danno economico agli esercenti ed alle attività produttive della zona;
3. Rischi gravi connessi alle difficoltà di rapido accesso dei mezzi di soccorso;
4. Danno acustico per l’insopportabile livello del volume degli altoparlanti”.
 
Nella petizione si chiede al sindaco Gaetano Manfredi “di non chiudere più la piazza per eventi a pagamento, nei quali, inoltre, la necessità di gestire gli accessi con i biglietti comporta un’estensione dei divieti di circolazione assolutamente inaccettabile”. Si invita la Soprintendenza ai Beni culturali e l’ASL Napoli1 “a verificare la compatibilità di tali iniziative con la normativa vigente in termini di decoro dei siti e monumenti vincolati nonché del rispetto dei limiti di inquinamento acustico”. Si domanda al prefetto ed al questore “se le condizioni che si determinano in occasione delle chiusure garantiscano la sicurezza non solo dei partecipanti alla manifestazione ma anche dei residenti nelle zone limitrofe”. I risultati dell’iniziativa verranno presentati martedì 23 settembre alle ore 12 nella sala Rosati del caffè Gambrinus.