L’Avellino di Raffaele Biancolino va a caccia del terzo risultato utile consecutivo. Una sfida dal sapore particolare per il tecnico biancoverde, che questo pomeriggio tornerà allo stadio Dei Marmi di Carrara, teatro di un ricordo indelebile: il rigore decisivo realizzato il 9 settembre 2012, in un Avellino ancora in Serie C ma già affamato di traguardi.
Dodici anni dopo, lo scenario è diverso ma le suggestioni restano. Lo stadio da poco più di cinquemila posti, che in questa stagione sta vivendo interventi di restyling, accoglierà un Avellino reduce dall’impresa con il Monza. Una vittoria costruita più con cuore e sacrificio che con tecnica sopraffina, capace però di ricompattare la piazza dopo le prime critiche seguite dalla sconfitta di Frosinone. Nonostante le limitazioni imposte ai tifosi non residenti in Campania, oltre seicento sostenitori biancoverdi faranno sentire la loro voce: con la curva toscana ammutolita dalla protesta, l’effetto acustico potrebbe persino amplificarsi.
Di fronte ci sarà una Carrarese imbattuta, plasmata negli anni dal tecnico Antonio Calabro in un 3-4-2-1 granitico come il marmo che dà nome allo stadio. Nell’ultima uscita, a Catanzaro, i gialloblù hanno raccolto solo un pari ma avrebbero meritato di più, con il sigillo finale di un ex conosciuto bene in Irpinia: Julian Illanes, oggi leader difensivo toscano.
Biancolino ha preparato la gara puntando proprio sul concetto di battaglia, chiedendo ai suoi di replicare la mentalità mostrata contro il Monza. L’Avellino ripartirà da un 3-4-2-1 speculare a quello di Calabro, con poche variazioni: dentro Cagnano, rientrante dalla squalifica, e Biasci abbassato sulla linea dei centrocampisti; escluso invece Lescano, non per demeriti ma per scelta tattica, con Crespi chiamato a guidare il pressing alto. In settimana, però, è stata testata anche una soluzione più spregiudicata: Russo inserito in avanti per un tridente “leggero” con Insigne e Biasci, pensato per togliere riferimenti alla retroguardia apuana.
La Carrarese, dal canto suo, non vive di nomi altisonanti ma di solidità. Oltre a Finotto e al rientrante Schiavi – autore di una doppietta all’esordio stagionale – sono da tenere d’occhio i tanti giovani: Ruggeri, difensore classe 2004 scuola Lazio, Hasa, centrocampista ex Juventus ora in prestito dal Napoli, e i talenti Bozhanaj e Zanon. L’unica assenza sicura è quella di Belloni, altro ex Avellino fermo ai box. Calabro scioglierà solo all’ultimo il dubbio di formazione: con Schiavi titolare probabile conferma del 3-4-2-1, senza di lui spazio invece a un più classico 3-5-2 con Bozhanaj mezzala e Finotto avanzato accanto ad Abiuso.
Le probabili formazioni di Carrarese-Avellino (fischio d’inizio ore 15):
Carrarese (3-4-2-1): Bleve; Ruggeri, Illanes, Imperiale; Zanon, Hasa, Zuelli, Cicconi; Bozhanaj, Finotto; Abiuso. A disp.: Fiorillo; Garofani, Salamon, Oliana, Melegoni, Bouah, Schiavi, Rubino, Distefano, Arena, Calabrese, Sekulov, Parlanti. Accornero. All.: Calabro.
Avellino (3-4-2-1): Iannarilli; Enrici, Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero, Sounas, Cagnano; Insigne, Biasci, Crespi. A disp.: Daffara, Cancellotti, Milani, Manzi, Kumi, Palumbo, Besaggio, Armellino, Marchisano, Gyabuaa, Panico, Lescano, Russo. All.: Biancolino.
Arbitro: Giuseppe Mucera di Palermo. Assistenti: Stefano Imperiale di Genova e Marco Pistarelli di Fermo. IV uomo: Francesco Fourneau di Roma 1. VAR: Manuel Volpi di Arezzo di AVAR: Francesco Cosso di Reggio Calabria.