“È stata un’idea vincente. Abbiamo ricevuto numerosissime idee progettuali provenienti da associazioni culturali, enti, imprese culturali e sociali ed altri soggetti che vivono profondamente il territorio”. I promotori della Città Caudina come capitale italiana 2028 sono veramente soddisfatti della risposta che hanno ottenuto dall’intera Valle Caudina per questa candidatura.
“Nonostante il breve lasso di tempo che abbiamo avuto a disposizione”, ci dicono Leandro Pisano e Giacomo Porrino, i due intellettuali autori della idea che, insieme alla progettista marchigiana Alessandra Panzini stanno ultimando la redazione del dossier da presentare entro il 25 settembre, “dobbiamo prendere atto in modo positivo di una straordinaria spinta propulsiva che ci sta sostenendo e incoraggiando ad andare avanti con entusiasmo ed ottimism”.
“In pieno accordo – sostengono ancora i curatori – con i sindaci della Città Caudina abbiamo deciso che il percorso di candidatura non si dovesse costruire dall’alto ma insieme alle comunità, alle associazioni, alle imprese culturali e creative, agli operatori culturali e sociali che animano i quattordici Comuni coinvolti. Nell’arco di meno di un mese (ma dopo un lungo e approfondito lavoro di gestazione precedente), questa candidatura è diventata motivo di orgoglio per un territorio, da sempre diviso in due province, in diversi campanili ed un numero spropositato di frazioni e fazioni. Pensiamo che davvero la Valle Caudina, la parte migliore di essa, si stia ritrovando e si stia rispecchiando in questa idea-progetto e il dossier che presenteremo alla commissione rispecchierà questo spirito federativo che sentiamo vivo e pulsante”.
Uno spirito federativo che diventa motivo di soddisfazione anche per i sindaci e tutti gli amministratori che hanno creduto in questa bella e incredibile avventura. Esultano, tra gli altri, il sindaco Carmelo Sandomenico di Montesarchio, comune capofila, con il suo collega Pasquale Fucci, presidente pro tempore dell’Unione dei Comuni della Città Caudina. “Lavorare per la candidatura – ci dicono gli amministratori caudini – sta creando un network tra le intelligenze e le energie migliori di tutta la Valle Caudina. Si stanno creando le basi per creare un patrimonio da cui attingere nel corso della costruzione nel difficile processo di unità”.
E ora gli occhi di tutti, facendo i debiti scongiuri, sono puntati alla presentazione della candidatura, con la segreta speranza di poter entrare tra le prime dieci. Sarebbe davvero un risultato clamoroso e decisivo.