L’Agenzia del Demanio trasforma il tessuto urbano con i Piani città: ne ha già avviati 24 in tutta Italia e prevede di sottoscriverne 65 entro il 2028. E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Agenzia presentata oggi alla Camera. I Piani avviati coprono tutto il territorio italiano, da Belluno a Palermo, da Siena a Potenza, per un totale di 252 immobili da rigenerare e 4 milioni di metri quadri di superficie utile.
Il Piano Città, viene spiegato nel rapporto, rappresenta un cambio di paradigma nel modo di concepire e gestire il patrimonio pubblico immobiliare: “Non si tratta di un semplice programma di ristrutturazioni, ma di una strategia integrata che trasforma gli edifici pubblici in catalizzatori di rigenerazione urbana, economica e sociale. La visione alla base del Piano è quella di superare la logica frammentaria che ha caratterizzato per decenni la gestione degli immobili pubblici, per abbracciare invece un approccio sistemico dove ogni intervento contribuisce a un disegno più ampio di miglioramento della qualità urbana”.
Ogni Piano parte dall’analisi dei contesti e delle peculiarità locali per rispondere alle nuove esigenze demografiche, abitative e sociali, attraverso tre assi: rigenerazione urbana, transizione ambientale ed energetica, valorizzazione sociale e culturale.
Ad Ancona, ad esempio, sono coinvolti 11 immobili da rigenerare, con 5 obiettivi: student housing, turistico ricettivo, sociale e logistica P.a. Il progetto in evidenza è il rilancio dell‘ex caserma Stamura, che occupa una superficie di 5.600 metri quadri. A Cagliari si contano 16 immobili da rigenerare, a partire dal Carcere Giudiziario Buoncammino. Ma tra caserme, palazzi delle Finanze, depositi militari, palazzi storici ed ex manifatture nei Piani sono coinvolte anche Benevento, Civitavecchia, Gaeta, Monza, L’Aquila, Lodi, Rimini, Torino, Udine, Verona fino a un totale di 24 città.