Nell’ambito della quarantesima edizione della rassegna teatro “Barbuti Festival”, presso Apollonia Hub, in via San Benedetto, nel centro storico di Salerno, prosegue la “Notte dei Barbuti”, diretta da Brunella Caputo. Secondo step in questo fine settimana. Venerdì 26 settembre 2025, alle ore 21.00, Machina Srl e Teatro Grimaldello presentano “La messi-cana”, per la regia di Antonio Grimaldi (ingresso 10 euro).
Nell’opera “La Messi_Cana” il regista Antonio Grimaldi fonde il mondo l’ancestrale del rituale col quello contemporaneo della festa, usando la figura di Frida Kahlo come tramite. È la dimensione animale che apre lo spettacolo, feroce così come solo l’amore può essere, è l’impatto, lo schianto di un’anima pura ingabbiata in un corpo umano che annusa l’altro e dell’altro ne diventa parte. L’urlo animale richiama lo Sciamano, che a sua volta risveglia Frida, la quale inizia a visualizzarsi dall’esterno tramite lo sguardo e il riconoscimento dei partecipanti alla festa, che non sono altro che tante rappresentazioni di sé. Parte la festa ed è vita, è gioco e gioia, è incontro e specchio, fino all’arrivo del suo amato Diego, che compare solo per darle un bacio, per poi lasciarla spezzata nell’interno. È questo momento la sua vera morte, non del corpo ma dello spirito, sancita da una processione dei personaggi e del pubblico. Ma è una fine che presuppone un nuovo inizio, è la morte che si colora, è un cimitero messicano che pullula di doni, di ricordi e d’amore: di vita.
Sabato 27 settembre 2025, alle ore 21, per la Notte dei Barbuti presso Apollonia Hub, in via San Benedetto nel centro storico di Salerno, nell’ambito della quarantesima edizione del Teatro dei Barbuti, la Compagnia del Giullare porta in scena “Voci dall’inferno”, con Brunella Caputo e Davide Curzio, musiche dal vivo di Max Maffia, movimenti di scena di Virna Prescenzo, fotografie di Cristina Santonicola, regia di Brunella Caputo (ingresso 10 euro).
Un percorso con voci narranti, come se fosse un coro, nella cantica più nota e più teatrale della Divina Commedia. Un viaggio di voce tra le voci, che a volte è una lenta passeggiata altre una corsa a perfidiato. Una strana e insolita corsa nel cuore dell’Inferno a cercare per poi salvare “diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d’ira, voci alte e fioche”. Uno sfondo di originali immagini infernali sosterrà il racconto nel suo incedere pericoloso e affascinante verso la scoperta e la conoscenza de “ lo ‘mperador del doloroso regno”. Un vento di salvezza finale trasformerà il buio in luce per sottolineare il fatto che c’è sempre un “pertugiò” da cui uscire a riveder le stelle.