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Il Senato ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Terra dei Fuochi, che ora va alla Camera. I sì sono stati 91, i no 55. Il testo approvato contiene importanti modifiche rispetto a quello licenziato dal Consiglio dei ministri a partire dalla creazione perso la presidenza del Consiglio di un dipartimento per il Sud. 
 
Avremmo voluto apprezzare questo provvedimento, con una condivisione ed un voto unanime, invece è stato rotto quel clima, quel lavoro comune con scambi poco trasparenti e accordi che hanno portato anche a clamorose scelte come quella di inserire con un emendamento, all’improvviso, la nascita di un mega-dipartimento incardinato presso la Presidenza del Consiglio per le politiche del Mezzogiorno. Una mega struttura, che assorbirà anche le competenze della struttura economica di Missione della Zona economica Speciale”. Lo ha detto il sen. Walter Verini intervenendo in dichiarazione di voto per il Pd sul decreto Terra dei fuochi.
Molto di quello che questo Governo e questa maggioranza toccano – ha aggiunto – si trasforma in qualcosa di inguardabile. Occorreva procedere in assoluta trasparenza anche per rispondere positivamente alle richieste decennali di chi vive su quel territorio, alle organizzazioni agricole, ambientali e del terzo settore che hanno rappresentato con dovizia di particolari le esigenze da affrontare e rafforzare cosi il gravoso impegno che è stato assegnato al commissario Vadalà e alla sua struttura. Sarebbe stato pure un modo per sostenere lo sforzo e l’impegno della Regione Campania e della sua amministrazione che dieci anni fa ha ereditato una situazione molto grave arrivando a raggiungere, oggi, obiettivi significativi”.
Per senso di responsabilità, ed anche perché siamo in prima lettura – ha concluso Verini – il nostro voto sarà di contrarietà pronti a modificarlo se nel corso dell’iter parlamentare verranno meno le furbizie, senza ulteriori pasticci e soprattutto se saranno raccolte alcune delle nostre proposte che pervengono da coloro che hanno subito sulla loro pelle la Terra dei fuochi, in Campania e nelle altre regioni d’Italia. Continueremo a batterci per questo, non arretreremo di un millimetro”. 
 
“Il carattere di urgenza del provvedimento sulla Terra dei fuochi non deriva solo dalla sentenza Cedu ma soprattutto per contrastare e risolvere un fenomeno criminale che avvelena 90 Comuni e contro il quale nessuno è in precedenza intervenuto in maniera puntuale. Parliamo di una delle aree più inquinate d’Italia, ferita e devastata dalle organizzazioni camorristiche ma che, in passato, era chiamata Terra Felix per la sua grande capacità produttiva da un punto di vista agricolo. Come a Caivano, con questo decreto dimostriamo che lo Stato c’è, vogliamo dare un messaggio di speranza a quelle popolazioni che non devono arrendersi di fronte una simile tragedia. Il Governo Meloni ha investito risorse: 60 milioni per la mappatura e la caratterizzazione dei terreni, azioni senza le quali le successive e previste bonifiche non avrebbero senso o peggio non potrebbero essere portate avanti. Abbiamo dato all’autorità giudiziaria strumenti per agire. Questo esecutivo non resta inerme di fronte a un problema gravissimo e il centrodestra si assume la responsabilità di ridare dignità a quei luoghi per troppo tempo dimenticati”. Così il senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Ambiente, Giorgio Salvitti, intervenendo in dichiarazione di voto sul DL Terra dei fuochi.
 
Ennesima fiducia, ennesima umiliazione del Parlamento. La Terra dei Fuochi è una bomba sanitaria e ambientale, rifiuti lasciati ovunque, terreni avvelenati da sversamenti illegali e roghi tossici, centinaia di migliaia di persone che respirano veleni. Nella Terra dei fuochi si muore tre anni prima che nel resto del paese. E il Governo Meloni a questa emergenza sanitaria e ambientale risponde solo con pene più dure. Mentre per piazzare qualche amico o per dare lavoro al nuovo sottosegretario Sbarra, si inventano il ‘dipartimento Sud’ che sopprime la Struttura di missione Zes e accorpa tutti gli incentivi per le imprese del Mezzogiorno. Una cosa vergognosa che accentra il potere, e i soldi, a Palazzo Chigi”. Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
“Dopo la condanna della Cedu, che ha riconosciuto la violazione del diritto alla vita per l’inerzia dello Stato italiano, era necessario ben altro”, prosegue Magni. “Invece siamo di fronte all’ ennesima fiducia su un provvedimento con poche risorse e zero interventi concreti. La destra propone sempre la stessa inutile ricetta repressione e finta sicurezza. Ma la Terra dei Fuochi è un problema complesso, servono bonifiche vere, controlli seri, investimenti concreti. Il decreto non ferma le attività criminali e non risolve il nodo centrale: risanare i territori e ridare un futuro a due milioni di cittadini. Il modello securitario di Meloni non cura, non bonifica, non dà speranza. È solo propaganda e campagna elettorale. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro”, ha concluso.
 
“Con il decreto Terra dei fuochi introduciamo più regole a tutela dell’ambiente, intervenendo su chi veramente provoca eventi dannosi. Previsto l’inasprimento delle pene per chi opera nella gestione dei rifiuti senza autorizzazione; maggiori controlli e strumenti di sostegno alle comunità colpite dai disastri ambientali; l’istituzione di un Fondo per le bonifiche e la rimozione rifiuti, al quale quest’anno saranno destinati già 15 milioni. Con la sinistra, la Regione Campania è stata vessata dalla malagestione e da allarmismi che hanno causato miliardi di perdite per le nostre aziende. Negli ultimi 30 anni abbiamo raggiunto 5 milioni di tonnellate di ecoballe di rifiuti per una totale assenza di politica per il settore. Roberto Fico ha già detto che chiuderà i termovalorizzatori in Campania: ci chiediamo, secondo la visione del centrosinistra, cosa dovrebbero fare i cittadini dei rifiuti, forse mangiarli? Alle chiacchiere la Lega preferisce i fatti, dunque bene l’approvazione di questo provvedimento”. Così il senatore campano della Lega Gianluca Cantalamessa.
 
Il Senato ha approvato definitivamente la legge sul contrato alle attività illecite in materia di rifiuti e per la bonifica della Terra dei Fuochi”. Lo evidenzia il senatore Gianni Rosa (Fratelli d’Italia), secondo il quale si tratta “un passo importante per il risanamento ambientale e per la prevenzione e repressione dei reati connessi al ciclo dei rifiuti”.Per questo scopo – aggiunge il parlamentare eletto in Basilicata – la legge inasprisce le pene connesse all’abbandono dei rifiuti e nei confronti di chi esercita abusivamente l’attività di smaltimento di rifiuti, soprattutto quando mettono a rischio l’incolumità e la vita delle persone. Queste disposizioni che riguardano tutto il territorio nazionale hanno un particolare valore per le aree della cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’. Il Governo italiano non dimentica la ferita inferta a quei territori delle province di Napoli e Caserta che per anni sono stati oggetto di smaltimento di rifiuti provenienti da tutta Italia, roghi tossici e sversamento abusivi”. Per Rosa, “dopo decenni, non è possibile fare finta di nulla e, quindi, per accelerare la bonifica di quei territori, la legge approvata stanzia fondi mirati e semplifica le procedure. Con l’approvazione di questa legge lo Stato riafferma la sua presenza nei territori più colpiti dalla illegalità ambientale e dimostra la sua vicinanza a quelle popolazioni che per anni sono state abbandonate a loro stesse. Con questo provvedimento il Governo conferma l’impegno per contrastare l’illegalità e per tutelare l’ambiente”, conclude il senatore FdI.
 
Esprimo profonda riconoscenza per l’ennesima prova di coraggio e concretezza del governo Meloni. Per molti la terra dei fuochi è solo un’espressione geografica, ma per chi viene da quei territori è una ferita ancora aperta che le sinistre non sono riuscite a guarire e che noi siamo riusciti a cauterizzare. Una terra di veleni e fumi tossici che comprende oltre 90 comuni e circa 3 milioni di cittadini campani. La pattumiera d’Europa, il più grande avvelenamento di massa del mondo occidentale. Questo esecutivo non indietreggia e, con l’insediamento di un coraggioso commissario straordinario, si è arrivati alla rimozione di decine di tonnellate di rifiuti pericolosi. Il governo Meloni rimette al centro dell’azione politica questo scempio tormentato, con bonifiche, messe in sicurezza ed inasprimento delle pene per chi si macchia di questi reati. Stanziamo 60 milioni di euro per il ripristino dei territori compromessi. Parliamo di un decreto legge composto da 12 articoli, 12 scudisciate contro le amministrazioni di sinistra che in 20 anni non sono riuscite a risolvere il problema e contro la criminalità. Dodici passi in avanti per il riscatto di questa terra”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, segretario della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.
 
Il decreto sulla Terra dei Fuochi consentirà finalmente di affrontare in maniera efficace il risanamento ambientale in un territorio che sconta decenni di immobilismo. Con questo provvedimento sarà possibile accelerare le operazioni di bonifica e, grazie al contributo essenziale di Forza Italia, vengono inasprite le pene per chi smaltisce illecitamente i rifiuti senza però colpire le imprese che rispettano le norme vigenti. Un passo in avanti fondamentale, che si aggiunge alla nomina del Commissario straordinario per la Terra dei Fuochi per attuare un piano programmatico di contrasto all’inquinamento ambientale. Il Governo ha voluto dare massima rilevanza al risanamento di un territorio martoriato da rifiuti e roghi tossici, che non può essere gestito con misure tampone come accaduto sinora ma richiede interventi strutturali e incisivi. Oggi dimostriamo ancora una volta che la tutela ambientale e la salute dei cittadini in Campania sono una priorità nazionale“. Lo scrive in una nota il deputato campano e Sottosegretario al Mit Tullio Ferrante di Forza Italia.