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Una protesta simbolica: incatenarsi al dehors, mentre lo smontavano. Per l’imprenditore Guido Guida, titolare dell’Opera Bar al Vomero, i sigilli al gazebo sono scattati il 13 settembre. Un sequestro penale, cui è seguito il dissequestro: ma con l’ordine di smantellare il dehors. Un provvedimento del gip ha disposto di sostituirlo con una struttura più essenziale, fatta di ombrelloni e sedie.

Stamane in via Luca Giordano, un Guida incatenato ha esposto la sua versione. “Abbiamo bisogno di un confronto con il sindaco e l’assessorato alle attività produttive – ha detto -, noi paghiamo la concessione di suolo pubblico, ci servono regole chiare e uguali per tutti”. Secondo l’imprenditore, il “Comune di Napoli in questi anni ha avuto comportamenti ambigui, a volte è stato tollerante, oggi non lo è più”. E questo avrebbe “permesso a me di cadere nell’errore, di fare qualcosa di sbagliato”. Tuttavia, Guida ha ribadito quanto sostenuto il giorno del sequestro: “Io pago all’anno oltre 5mila euro di tassa per l’occupazione di 30 metri quadrati rispetto a un locale interno di 150 metri quadrati”, e questo dehors l’ho messo, copiando altri, per rendere più vivibile la parte esterna. E non sono stato certamente il primo”. Anzi, a detta del titolare dell’Opera Bar “molti imprenditori hanno preso la stessa strada interpretando i regolamenti non scritti bene”. Da 12 giorni, l’attività è ferma, “con qualche sporadica apertura che però non è neppure remunerativa: abbiamo avuto una flessione del fatturato dell’80%”. Di conseguenza, il titolare ha “dovuto mettere in aspettativa i nostri dipendenti, e anche con i fornitori c’è stato uno stop, non abbiamo piu’ acquistato merce”.

Guida considera “ingiusto” il sequestro e non intende restare “in silenzio”. Ha precisato che difenderà le sue “ragioni nelle sedi opportune, ma accanto al piano giudiziario resta un tema politico e amministrativo che va affrontato subito”. E inoltre ha promesso: “Rimarrò incatenato fino a quando il sindaco non chiamerà me e tutti gli imprenditori del settore della somministrazione per stabilire regole chiare e capire come dobbiamo affrontare, imprenditoriralmente parlando, il futuro”.