Tempo di lettura: 3 minuti

“Lo Stadio del Nuoto ha bisogno di importanti lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza che garantiscano l’incolumità degli atleti, grandi e piccoli, e delle loro famiglie”. Con queste parole il presidente della Provincia, Anacleto Colombiano, chiarisce la situazione della piscina provinciale di via Laviano, chiusa dall’aprile scorso.

“I tecnici – ha spiegato – stanno lavorando a un progetto che, nell’arco di 6-8 mesi di cantiere, restituirà alla città un impianto efficiente e sicuro. Non ci interessano soluzioni tampone, utili solo a guadagnare qualche settimana o mese: la nostra priorità è garantire la piena funzionalità in condizioni di sicurezza”.

Il presidente ha ricordato come, al momento del suo insediamento, la piscina fosse già chiusa da mesi: “Ho effettuato personalmente numerosi sopralluoghi con i tecnici, perché volevo rendermi conto in prima persona delle condizioni: disastrose, non trovo altri termini. Non lo dico da presidente, ma da tecnico e professionista del settore. Per risolvere i problemi servono sacrifici, e sono consapevole delle difficoltà che stanno affrontando società sportive, atleti e famiglie. Ma non c’era altra strada: occorre un progetto risolutivo. Non intendo, inoltre, rispondere ad accuse o sciacallaggi da campagna elettorale: l’unica priorità, come amministratore, resta la sicurezza e l’incolumità degli utenti dello Stadio del Nuoto. Sono abituato a lavorare nel silenzio, senza cadere in polemiche sterili: qui di politico non c’è nulla. Non posso però – ha concluso Colombiano – tacere un aspetto: la gestione di un impianto di queste dimensioni non può reggersi su squilibri evidenti, con costi che superano il milione di euro a fronte di incassi che si fermano a circa trecentomila. Non è sostenibile, né corretto. Così come non è più accettabile che qualcuno pensi di poter utilizzare la struttura senza contribuire alle spese. Accanto ai lavori di ristrutturazione, sarà quindi necessaria anche una seria riflessione sulla sostenibilità gestionale, perché lo Stadio del Nuoto torni ad essere non solo un impianto moderno e sicuro, ma anche un patrimonio stabile e duraturo per la comunità sportiva, per l’intera città e per la provincia”.

Il progetto predisposto dai tecnici della Provincia è già stato definito nelle sue linee principali e punta a consegnare un impianto pienamente funzionale per la stagione agonistica 2026/27. Gli interventi previsti sono ampi e articolati: si partirà dal risanamento delle vasche e dei locali adiacenti, con il ripristino delle strutture ammalorate e il rifacimento della pavimentazione interna, dei blocchi di partenza e dei bordi vasca, oltre alla sistemazione degli spazi palestra.

Parallelamente si procederà alla messa in sicurezza delle coperture esterne, con il trattamento delle capriate metalliche e l’impermeabilizzazione dei pannelli, fino alla demolizione dei vecchi corpi di fabbrica non più funzionali. Un capitolo importante riguarda gli impianti: sarà rifatto integralmente quello di filtrazione dell’acqua, con nuove tubazioni, gruppi pompe, serbatoi e sistemi di raccolta, così come l’impianto elettrico e illuminotecnico, che vedrà la sostituzione delle lampade e il completo rifacimento dei quadri e dei cavi. È previsto inoltre l’ammodernamento del sistema di trattamento e filtraggio dell’aria e il rifacimento dell’impianto termico per la regolazione delle acque delle vasche e degli spogliatoi.

Infine, si interverrà anche sul fronte della sostenibilità, con la rimessa in esercizio dell’impianto fotovoltaico già presente nell’area esterna e la possibile creazione di un Gruppo di Autoconsumo, in grado di abbattere i costi energetici e ridurre l’impatto ambientale.