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Il Consiglio di Stato, in sede cautelare, ha accolto l’istanza cautelare e sospeso la sentenza del Tar Campania del luglio scorso, fissando l’esame nel merito al 12 febbraio del prossimo anno. L’intervento dei giudici amministrativi era stato sollecitato da alcune associazioni che avevano contestato la decisione del prefetto di Napoli, Michele di Bari, che aveva reitarato il provvedimento per alcune zone della città di Napoli. Il Tar a luglio scorso ha accolto le ragioni dei ricorrenti. Il consiglio di Stato ha ribadito che la questione deve “trovare un adeguato approfondimento” e che nelle more “appare apprezzabile l’interesse pubblico dedotto a supporto dell’istanza di sospensione degli effetti della sentenza impugnata”. 
 
Con l’istituzione è possibile allontanar soggetti molesti o dediti ad attività illecite. La prefettura di Napoli spiega che comunque si è sempre coniugata “la libertà di circolazione con la sicurezza e l’ordine pubblico” e che i provvedimenti sono stati “condivisi e talvolta richiesti dai sindaci”. Provvedimenti che sono stati oggetto di confronto in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. I giudici del Consiglio di Stato (presidente Rosanna De Nictolis) hanno6 ritenuto, prima della pronuncia nel merito, di acquisire copia dei verbali del Comitato posti a base della decisione. Oltre al territorio del Comune di Napoli le zone rosse sono state introdotte anche in diversi comuni della provincia, da Castellammare a Pozzuoli, a Giugliano.