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Il Ministro dell’interno  Matteo Piantedosi uno degli ospiti principali nella pima giornata  della  manifestazione svoltasi a Telese Terme di Forza Italia. Il Ministro  intervistato da Roberto Napoletano  non ha disegnato riferimenti alle prossime elezioni per il rinnovo del Presidente della Regione e del Consiglio regionale, il titolare del Dicastero del Viminale naturalmente si è soffermato a lungo sulle spinose questioni della sicurezza dei cittadini e sulla libertà di manifestare. La kermesse  fortemente voluta dal deputato Francesco Rubano ha visto la presenza  oltre del sindaco di Telese Giovanni Caporaso  dei big nazionali  del partito forzista il vice premier Antonio Tajani, la Ministra Elisabetta Casellati, i senatori Maurizio Gasparri e  Claudio Lotito ma anche Angelo D’Agostino patron dell’Avellino. Piantedosi ha fatto riferimento al Decreto sicurezza recentemente approvato dalla maggioranza che sostiene il Governo di centrodestra presieduto da Giorgia Meloni. Il provvedimento, in sostanza, si occupa di due aspetti della vita pubblica e della vita sociale: ovvero il diritto ad esprimere pubblicamente il proprio pensiero di natura politica e sindacale e le questioni di ordine pubblico con le periferie delle principali città italiane, a cominciare dalla capitale meneghina, che appaiono a gran parte della cittadinanza come fuori controllo in preda alle bande criminali, spesso composto da ragazzini minorenni e addirittura al di sotto dei 14 anni. Piantedosi dal palco telesino ha scandito con fermezza quello che ritiene la sostanza del provvedimento che vuole assicurare l’ordinato svolgersi della vita sociale e civile: “Il Decreto sicurezza è uno strumento legislativo per scoraggiare l’espressione della violenza e della prevaricazione nei confronti dei cittadini onesti”, ha dichiarato il Ministro, che ha aggiunto: “Il Decreto vuole creare deterrenza nei confronti della violenza”. Il provvedimento, ha poi precisato Piantedosi, non è una espressione di chiacchiere vuote: “È un provvedimento che contiene tanta roba con l’inasprimento delle pene nei confronti di chi ruba in casa agli anziani, e oltre alla lotta alle truffe, il Decreto vara norme di contrasto nei confronti della criminalità organizzata”. Il Ministro ha quindi contestato le opposizioni che asuo giudizio, si attardano in pura propaganda ed in retorica priva del tutto di riferimenti concreti alla realtà che sta vivendo il Paese. “La sicurezza”, ha scandito Piantedosi, “è la precondizione per garantire la libertà dei cittadini perbene”. Poi il Ministro ha voluto precisare un altro punto che riguarda la consistenza stessa degli organici delle Forze dell’Ordine, da più parti ritenute in numero insufficiente rispetto alla gravità della condizione dell’ordine pubblico. Piantedosi ha contrattaccato: “Abbiamo assunti 37000 unità di personale delle Forze dell’Ordine e ben 8000 solo quest’ anno. Ne assumeremo altri 22000. In sostanza, siamo a +3000 unità rispetto al turnover da pensionamento”. Rispetto a queste cifre Piantedosi ha concluso: “Chiediamo pazienza i cittadini, ma i risultati arriveranno”. Piantedosi ha poi voluto ribadire con forza un concetto e cioé che le misure adottate non costituiscono affatto una compressione delle libertà di espressione del pensiero politico, garantita dalla Costituzione. “E’ garantito il diritto d manifestare liberamente. Si è fatta tanta retorica su questo punto: il Governo è stato contestato un anno fa con l’accusa di comprimere libertà del pensiero. Ebbene è vero esattamente il contrario”. Poi Piantedosi ha voluto dare una visione della contingenza politica rispetto a quanto avviene nel resto del mondo: “Il Governo Meloni ha incrociato un periodo particolare che mai si era vissuto dal dopoguerra in poi. Siamo nel pieno di conflitti impegnativi e divisivi su più fronti. A Gaza è in corso una tragedia tremenda; ma contro Israele si usano toni accesi e forti. Bisogna comunque abbassarli. Io voglio ricordare che per gli aiuti umanitari inviati a Gaza City e nella Striscia di Gaza, l’Italia è prima nel mondo e questo per la volontà del nostro Governo. E comunque, le manifestazioni di popolo, pacifiche e democratiche. sono sempre ben accette”. Venendo quindi alla attualità della politica di nostra ed in particolare all’appuntamento della fine del prossimo novembre per rinnovare la poltrona più importante di Via Santa Lucia a Napoli e quindi la composizione del Consiglio regionale, Piantedosi ovviamente non ha mancato di ammettere che il centrodestra ancora non ha individuato il proprio candidato e comunque ha ancora una volta voluto smentire di voler essere lo sfidante del candidato di centro sinistra: “Come centrodestra sceglieremo la migliore soluzione possibile. Io sono convinto che potrei essere utile per la Campania in un altro modo rispetto a quello di candidarmi alla Presidenza della Regione. Non mi tiro indietro rispetto allo scontro elettorale: la Campania è la seconda Regine di Italia, ma non sarò io il candidato alla Presidenza. D’altra parte non sarò dall’altro parte e non sarà inattivo. Darò il mio contributo alla battaglia elettorale del centrodestra”.