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“C’è chi immagina di bluffare sul tavolo delle liste per le Regionali campane e poter millantare truppe e numeri che non esistono. Per scoprire il bluff c’è una semplice soluzione: chi pensa di poter raggiungere il quorum scenda in campo. Ed è giusto che sia concesso loro il lasciapassare. Solo così vedremo chi ha in mano le carte giuste e chi invece simula”, lo dice il leader di Noi di Centro Clemente Mastella a margine di una riunione con i coordinatori provinciali e il coordinatore regionale del partito.
“Un altro grande bluff è questa storia dei moderati. Questa dicitura sembra il cappello dietro cui si nascondono personalismi, protagonismi e millanterie. Noi non siamo moderati. Siamo cattolico-democratici, eredi di una gloriosa tradizione culturale. E abbiamo l’onere e il dovere di rappresentare soprattutto le aree interne della Campania. E’ una responsabilità politica che appartiene alla comunità politica di NdC, che ha l’ unico Sindaco di una città capoluogo delle aree interne, il presidente della Provincia di Benevento e centinaia tra sindaci e amministratori nelle province di Avellino, Benevento e Caserta. Per queste due ragioni, una politica l’altra territoriale, non accetto né minestroni, né strane osmosi. Lo zoo politico dove animali diversi sono innaturalmente nello stesso recinto non funziona. Ricordo che NdC ha già fatto un’azione inclusiva importante con esponenti di Noi Sud e Azione. Con offerta al Centro democratico che ha rifiutato perché sta trattando soluzioni diverse Più di questo non è possibile. Le aree interne devono avere autonomia politica e non possono portare solo acqua e assecondare le ambizioni di consiglieri uscenti che partono peraltro col vantaggio strutturale di un potere decennale”, prosegue Mastella.
“Quanto alle liste pulite, è giusto evitare scivoloni: chi ha peccato di collusioni con il crimine organizzato o ha sulle spalle macigni pesanti deve accettare di stare fuori. Ma no ad un aspirapolvere che azionato dal moralismo forcaiolo spazzi via amministratori che sono incappati in incidenti di percorso legati all’ufficio. Questo è inaccettabile”, chiarisce Mastella. “Si usi lo stesso metro adoperato con Vendola e Lucano, lì giustamente la logica politica ha prevalso su quella meramente giudiziaria”.
“A monte di tutto – conclude Mastella – poi c’è la precondizione politica del rispetto reciproco tra alleati. Queste stupide guerre puniche possono portare dalla vittoria alla sconfitta e comunque queste diatribe interne hanno stancato i campani”, conclude Mastella.