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Bandiere palestinesi sventolano nel cuore di Piazza Libertà, cartelli denunciano il silenzio dei media nazionali, striscioni recitano slogan che non ammettono compromessi. È questo il quadro del presidio che si è svolto stamane nel capoluogo irpino promosso a sostegno della Striscia di Gaza e in solidarietà con la Global Sumud Flotilla. Un evento pensato per scuotere le coscienze e richiamare l’urgenza di risposte immediate.

Le richieste dei partecipanti
Durante il presidio sono intervenute diverse persone, che hanno esposto richieste chiare: cessate il fuoco immediato, apertura dei corridoi umanitari per garantire il passaggio degli aiuti, e un processo di pace inclusivo che tuteli la sicurezza di tutti i popoli coinvolti.
Si è sottolineato che «oggi è a rischio l’esistenza stessa del popolo palestinese, e di fronte a questo nessuno può permettersi di tacere».

Tra impegno e silenzio
Nonostante la forza delle parole e la passionale partecipazione di chi c’era, gli organizzatori non hanno nascosto la delusione per la scarsità di presenze: la piazza, osservano, appare “troppo vuota” rispetto all’importanza della tragedia in corso. Tuttavia, la protesta non si ferma: il presidio è permanente per tutta la giornata, aperto a chiunque voglia unirsi, anche in ritardo.

Un appello all’azione
«Questo è l’ultimo momento per mostrare la nostra umanità», affermano i promotori del sit-in. Un invito che punta al coinvolgimento di tutta la comunità, per trasformare la giornata da “giornata di indifferenza” a risveglio collettivo.
«Serve ogni presenza, ogni voce, ogni cuore che determina di non voltarsi dall’altra parte».

Italia D’Acierno, segretaria generale della CGIL di Avellino commenta: «In Piazza Libertà, come CGIL, come associazioni e come rete Pace e Disarmo, chiediamo la pace. Ben vengano le manifestazioni, ben vengano le iniziative, ben vengano gli eventi. Chiediamo l’intervento dello Stato, ma che sia autentico. Ci saremmo aspettati anche al Presidente Mattarella un monito a Israele. Ricordare che quelle acque sono internazionali. Che gli aiuti sono necessari a una popolazione decimata. Una popolazione che soffre, che vive un genocidio in corso. Per questo è importante essere in piazza. Come lo siamo stati in altri momenti. Per tutta l’estate abbiamo girato l’Irpinia con Arci, con la rete Pace e Disarmo, con cittadini e cittadine. Un percorso che oggi continua. Il 10 lo faremo al Circolo della Stampa, con Cinzia Sciuto, giornalista e direttrice di MicroMega, e con don Vitaliano Della Sala. Come CGIL siamo in campo. Ieri, oggi, domani. Sempre di più».