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Presso la Comunità Montana del Fortore si è tenuto un importante incontro tra i rappresentanti della Giunta Esecutiva dell’ente ed i sindacati di categoria dei lavoratori forestali. La riunione ha rappresentato una sorta di prosecuzione di quella  tenutasi lo scorso 11 settembre alla Rocca dei Rettori tra i sindacati stessi e gli enti delegati del Sannio.

Hanno partecipato, oltre al presidente dell’ente montano Zaccaria Spina e al vice presidente Giuseppe Addabbo, Alfonso Iannace per la Fai-Cisl e Alfredo di Rubbo per la Uila-Uil, mentre Carlo Ceccarelli della Flai-Cgil, impossibilitato ad essere presente, ha presenziato in modalità telematica.

Dopo la riunione di tre settimane fa, le associazioni di categoria hanno chiesto alle Comunità Montane singoli incontri per effettuare dei focus locali sui temi per ciascun ee e l’ente fortorino si è immediatamente attivato.

L’argomento più delicato tra quelli toccati è stato ovviamente quello relativo all’emergenza stipendi. “Per quanto riguarda la Comunità Montana del Fortore – ha spiegato il presidente Zaccaria Spina – siamo stati costretti ad una serie di anticipazioni che in ogni caso stanno pregiudicando e compromettono  la gestione ordinaria dell’ente dal punto di vista sia finanziario che operativo. Noi siamo arrivati a pagare gli stipendi agli operai fino a maggio ed è già una fortuna, se si pensa che in Campania, tra le 20 Comunità Montane e Province ci sono casi molto più gravi, in alcuni casi gravissimi, con dipendenti che non ricevono le spettanze” .

Quel che preoccupa – prosegue Spina – è la totale mancanza di informazioni certe sulla tempistica di erogazione dei fondi necessari da parte della Regione Campania. Senza le dovute rassicurazioni, per gli Enti delegati diventa difficile garantire l’ordinaria amministrazione. Ne va della loro sopravvivenza”.    

In merito alla situazione del Fortore, si è andati poi nel dettaglio sui crediti vantati dall’ente montano che non ha ancora percepito accrediti a saldo, nonostante l’approvazione delle rendicontazioni e degli stanziamenti da parte della Regione, per annate pregresse, con cifre residue da incassare per reintegrare i fondi, fino ad arrivare al 2024 (un milione ancora da ricevere) per non parlare del 2025 per il quale non è stato versato ancora un solo euro, né per il progetto della Forestazione trasmesso nei mesi scorsi in Regione, tantomeno per i fondi ordinari per il funzionamento della struttura.

Siamo ad un passo da quella che può trasformarsi in una vera e propria emergenza – avverte Spina – anche perché gli enti non hanno più possibilità di fare anticipazioni con le casse praticamente vuote, cui bisogna aggiungere le condizioni di disagio in cui versano gli operai che chiedono il pagamento delle spettanze e vanno avanti solo grazie al senso di responsabilità”.

Con i sindacati sono state infine ripercorse tutte le tematiche e le prospettive affrontate nella riunione congiunta del 11 settembre, ed è stata ribadita l’assoluta necessità di accorciare i tempi e velocizzare le procedure e sburocratizzare le pratiche. Senza una sensibile sensibilizzazione, diventa complesso anche realizzare la fase di progettazione e quella relativa alle rendicontazioni. Si è parlato anche di alcuni aspetti legati al servizio AIB (Anti Incendi Boschivi) e all’applicazione del CCNL, e di concerto si è deciso di tenersi continuamente in contatto e in allerta per le determinazione successiva da assumere, anche in seguito alle interlocuzioni con gli altri Enti Delegati e la stessa Regione Campania.