Il gruppo consiliare di opposizione “Nuova Cusano” esprime profondo sdegno e ferma condanna per i gravi episodi denunciati dal Sindaco, che hanno provocato danni all’ospedale da campo allestito in occasione della Sagra dei Funghi e all’autovettura personale del primo cittadino.
Si tratta di atti vili e inaccettabili, estranei al confronto civile e alla vita democratica della comunità. Il dissenso e le opinioni diverse – come ha ricordato lo stesso Sindaco – sono legittimi, soprattutto quando riguardano manifestazioni di grande rilevanza come la Sagra dei Funghi, ma devono sempre esprimersi nel rispetto reciproco. Trasformare un dibattito in aggressione, insulti o danneggiamenti significa oltrepassare una soglia che nessuna comunità può tollerare.
Qualsiasi sia la ragione o l’origine di questi episodi – tenendo conto che, nei giorni della Sagra, il paese ospita migliaia di visitatori provenienti da tutta la regione – nulla può giustificare la violenza o il danneggiamento di beni comuni e privati. Alcuni obiettivi colpiti hanno un significato particolare per la comunità; al di là delle cause o delle intenzioni, tali comportamenti vanno sempre condannati senza riserve.
Colpire un bene comune, come l’ospedale da campo, significa offendere l’intera cittadinanza e i valori che esso rappresenta. Il danneggiamento dell’autovettura del Sindaco rappresenta un gesto grave che colpisce la persona e, simbolicamente, le istituzioni e la comunità stessa. A lui esprimiamo piena solidarietà umana e istituzionale.
Oltre a questi episodi, siamo venuti a conoscenza di cittadini le cui parti esterne di proprietà hanno subito danni o atti vandalici durante i giorni della Sagra; anche se di lieve entità, questi episodi meritano attenzione e protezione.
Cusano Mutri deve reagire con compattezza e responsabilità, isolando ogni forma di violenza da qualunque provenienza e riaffermando i valori di rispetto, solidarietà e dialogo che da sempre caratterizzano la nostra comunità.
La Sagra dei Funghi, come ogni altra iniziativa del paese, deve restare un momento di incontro, festa e crescita collettiva: nessuna tensione può giustificare gesti che offendono l’intera comunità, anche se l’organizzazione o le aspettative non corrispondono pienamente alle proprie volontà.