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Sabato 11 ottobre alle 19:00 il maestro Antonio Capuano sarà al Teatro Ricciardi di Capua per un appuntamento speciale: la proiezione evento de “L’Isola di Andrea”.
Un’occasione unica per incontrare uno dei registi più intensi e visionari del cinema italiano e vivere il suo racconto sul grande schermo.

Arriva al Teatro Ricciardi un autentico maestro del cinema, Antonio Capuano, protagonista indiscusso di un cinema libero e indipendente che ha saputo raccontare Napoli e la società con uno sguardo mai consolatorio ma sempre intriso di grande rispetto per i suoi protagonisti, che spesso sono stati bambini ed adolescenti. Succede anche in questo suo ultimo film che racconta una storia come tante purtroppo se ne verificano quotidianamente nella nostra società patriarcale, dove il distacco affettivo all’interno della coppia può essere interpretato come un oltraggio dal maschio. Protagonisti de “L’Isola di Andrea” sono due tra i più bravi interpreti del nostro cinema, Teresa Saponangelo (musa indiscussa del cinema di Antonio Capuano) e Vinicio Marchioni. Ma la narrazione è condotta ponendo sempre in primo piano Andrea, il figlio della coppia interpretato dal bravissimo Andrea Migliucci, vivacissimo bambino di 10 anni. 

Il film ha segnato il ritorno di Antonio Capuano a Venezia, dove già aveva presentato il discusso “Pianese Nunzio 14 anni a maggio” (uno dei primi film a parlare di pedofilia nella Chiesa), “Luna Rossa” (in concorso), “L’amore buio e Bagnoli Jungle” (evento speciale della Sic). 

La carriera di Antonio Capuano sta vivendo negli ultimi anni una fase estremamente fulgida grazie ad opere meravigliose e potenti come Il buco in testa (con Teresa Saponangelo e Tommaso Ragno) ed appunto “L’Isola di Andrea”. Nel 2022 Antonio è stato insignito anche di un David di Donatello speciale, consegnatogli da Paolo Sorrentino, che lo aveva omaggiato nel suo film È stata la mano di Dio, riconoscendogli il ruolo di suo maestro e mentore. Sorrentino aveva, tra l’altro, partecipato alla sceneggiatura del terzo film di Capuano, “Polvere di Napoli”. L’esordio nel lungometraggio di Antonio Capuano risale al 1991 con Vito e gli altri.