Per la Flotilla e per lo sterminio a Gaza. Con un corteo di 50.000 persone – secondo la Cgil – Napoli dà un segnale importante. “La città ha dato una grande risposta” afferma una nota dell’Usb, l’altra singla sindacale a proclamare lo sciopero generale.
Da piazza Garibaldi a piazza Mercato, attraversando il porto. Al grido di “blocchiamo tutto”. Nello scalo marittimo, la forza d’urto del corteo piega il blocco. Le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, provano solo una timida resistenza. Ma niente cariche, e nessuno si fa male. Alla fine i manifestanti esultano come allo stadio.
Appena ieri sera, uno scenario diverso. Uno scontro tra polizia e collettivi, al varco del porto commerciale. “Per uno dei manifestanti – denuncia Marta Di Giacomo del Laboratorio Insurgencia – abbiamo registrato una frattura scomposta al naso con 30 giorni di prognosi e che per pochi centimetri non ha causato la perdita dell’occhio”. Stamane invece fila tutto liscio. “Al prefetto abbiamo chiesto di rappresentare al governo che la manifestazione di oggi si è svolta in maniera pacifica e senza alcun incidente” dichiara Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania. In prefettura con lui, a fine corteo si reca una delegazione composta da Pino Gesmundo, della segretaria nazionale Cgil, Sousan Fatayer, della comunità palestinese Campania, e Alberto Fontana, di Udu Napoli.