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Restano gravi le condizioni di Gaetano Cusano, il 17enne di Tocco Caudio aggredito nella notte tra sabato e domenica all’esterno della discoteca Xue, in via Cirignano a Montesarchio. Il ragazzo è stato sottoposto a due delicatissimi interventi chirurgici nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale “San Pio” di Benevento, dove era arrivato in codice rosso con gravissime lesioni alla testa e fratture multiple su altre parti del corpo. Dopo l’ultimo intervento, il giovane è stato trasferito in rianimazione, in coma farmacologico, costantemente monitorato dai medici. 

Nel frattempo, proseguono le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Montesarchio, che hanno portato all’arresto di quattro persone di Benevento: Danilo. D.A., Osvaldo M., Nicola P. e Antonio I., tutti tra i 19 e i 20 anni. I giovani sono stati trasferiti in carcere a Capodimonte con l’accusa di tentato omicidio. Gli arrestati sono ritenuti i responsabili della violenta aggressione, avvenuta all’esterno del locale, del 17enne e di un 18enne di Foglianise, rimasto ferito lievemente. Gli interrogatori dei fermati si sono svolti ieri nella caserma di Montesarchio sotto la supervisione del Pubblico Ministero Capitanio e dei Carabinieri, diretti dal comandante Virginia Coni. Uno dei ragazzi, il 20enne, ha scelto di parlare spontaneamente al PM, mentre gli altri tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 

Secondo la ricostruzione degli investigatori, nel corso di una rissa esplosa fuori alla discoteca, il 17enne sarebbe stato colpito ripetutamente con una mazza da baseball dai quattro ragazzi, individuati quasi nell’immediatezza. Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia Caudina prosegue da ore, con l’escussione di testimoni e l’analisi delle immagini di videosorveglianza. L’attenzione rimane alta sulla dinamica della rissa e sull’eventuale coinvolgimento di altre persone. Gli inquirenti stanno anche approfondendo l’ipotesi di un possibile collegamento con altri episodi di tensione avvenuti nei mesi scorsi. Alla base dello scontro, secondo una prima ipotesi, ci sarebbero motivi legati a una ragazza, circostanza che avrebbe acceso la miccia tra giovani che si conoscevano già e che in passato avrebbero avuto contrasti precedenti. Tra le ipotesi, non si esclude che si sia tratto di una “spedizione punitiva”.

Intanto la comunità di Tocco Caudio è sconvolta e si stringe intorno alla famiglia del ragazzo, che continua a lottare tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione del “San Pio”. In tantissimi, tra amici, conoscenti e familiari, si sono recati all’ospedale San Pio per mostrare vicinanza al giovane e ai suoi cari. Un’ondata di affetto e solidarietà si è diffusa anche sui social, con centinaia di messaggi da Tocco Caudio, da altri paesi limitrofi e da tutta la Valle Vitulanese. In tanti scrivono “Forza Gaetano”, sperando in un segnale di miglioramento nelle prossime ore.