A San Giovanni a Teduccio spunta la pista ciclabile sul marciapiede e a Napoli Est la scoperta fa discutere. Tra ironie e polemiche social, si squadra quel tratto in zona Vigliena. E tanti non se ne fanno una ragione. “Le opere devono essere concepite avendo contezza della qualità delle stesse, qua mi sembra ci sia approssimazione” dice Vincenzo Morreale del Comitato civico di San Giovanni a Teduccio. Lo stesso Morreale segnala un altro aspetto molto singolare. “Dall’altro lato dello Stradone Vigliena, quello verso i Laboratori del Teatro di San Carlo – spiega -, il marciapiede è stato sostanzialmente abolito (ultima foto in basso, ndr)“. In pratica, aggiunge caustico, “i pedoni per percorrere lo stradone dovranno rivolgersi alla Protezione Civile…”.
Il cantiere riguarda una pista di 14 km, per attraversare Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio. Il progetto del Comune di Napoli è finanziato con 3,5 milioni del Pnrr. L’obiettivo è realizzare un circuito green, per collegare scuole, ospedali, uffici, centri sportivi, luoghi d’arte e cultura. L’avanzamento dei lavori è giunto all’altezza della stazione Circum di Barra. Ma l’assessore municipale alla Mobilità, Antonio Di Costanzo, ha raccolto le perplessità del territorio per la pista sul marciapiede. Dubbi girati agli uffici comunali. “Mi hanno risposto che – spiega Di Costanzo – la normativa prevede che le bici possono anche coesistere con i pedoni, in modalità promiscua”. L’assessore prova a smorzare le polemiche con una battuta (“Insomma in quel punto non siamo a Shangai, dove passano un milione di bici”). Intanto però, la diatriba non si placa. “Consapevole di queste perplessità – precisa Di Costanzo – mi sono rivolto ai tecnici: per verificare se ci fosse la possibilità di mettere il tracciato protetto sulla strada, ma non c’è”.
Dunque, per il Comune a Vigliena la ciclabile deve stare lì. Ciò è ritenuto indispensabile per far passare la pista sul vicino lungomare, area destinata ad una riqualificazione. “Noi l’abbiamo voluta fortemente – aggiunge l’assessore -, la bici è indispensabile per un fatto di ambiente, ma anche culturale. La zona orientale è storicamente piena di amanti della bici”. I quali, a quanto pare, dovranno fare attenzione ai pedoni.