“Come avrete capito, il Question Time di oggi non si è tenuto. E la cosa che appare davvero singolare è che una questione così importante venga liquidata con un laconico comunicato che, di fatto, non dice nulla. Si rinvia la risposta, ma non si spiega perché. Si devia ancora una volta l’attenzione da un tema che riguarda la lenta ma inesorabile privatizzazione di un bene tra i più preziosi della zona flegrea”. Così la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà, dopo il rinvio della discussione sulla sua interrogazione relativa alla situazione del complesso termale delle Terme di Agnano, che era prevista per la seduta di Question Time dell’8 ottobre 2025.
La Giunta regionale, si legge ancora nella nota, ha comunicato il rinvio della trattazione dell’interrogazione (Reg. Gen. n. 468/2), su richiesta della Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale.
“Un bene pubblico abbandonato e progressivamente ceduto a logiche privatistiche — prosegue Muscarà — meriterebbe risposte chiare e trasparenti, non rinvii burocratici. L’impressione è che si voglia evitare di affrontare pubblicamente un tema che tocca interessi forti e che coinvolge il destino di un patrimonio storico e naturale che dovrebbe tornare ai cittadini, non finire nelle mani dei soliti pochi privilegiati”.
La consigliera annuncia che tornerà a chiedere spiegazioni formali alla Giunta, ribadendo che la vicenda delle Terme di Agnano “non può essere insabbiata o rinviata all’infinito. Si tratta di un bene comune, e come tale va difeso con determinazione e trasparenza”.
La Giunta regionale, si legge ancora nella nota, ha comunicato il rinvio della trattazione dell’interrogazione (Reg. Gen. n. 468/2), su richiesta della Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale.
“Un bene pubblico abbandonato e progressivamente ceduto a logiche privatistiche — prosegue Muscarà — meriterebbe risposte chiare e trasparenti, non rinvii burocratici. L’impressione è che si voglia evitare di affrontare pubblicamente un tema che tocca interessi forti e che coinvolge il destino di un patrimonio storico e naturale che dovrebbe tornare ai cittadini, non finire nelle mani dei soliti pochi privilegiati”.
La consigliera annuncia che tornerà a chiedere spiegazioni formali alla Giunta, ribadendo che la vicenda delle Terme di Agnano “non può essere insabbiata o rinviata all’infinito. Si tratta di un bene comune, e come tale va difeso con determinazione e trasparenza”.