Un viaggio visionario pieno di passione e di energia. Martedì 14 ottobre alle 19:30 a Palazzo Ricca (via dei Tribunali, 213) sede della Fondazione Banco Napoli, va in scena lo spettacolo Odissea con Gianluigi Tosto organizzato da VeliaTeatro, rassegna di teatro antico e filosofico diretta da Michele Murino.
A introdurre la pièce teatrale “L’enciclopedia omerica, la voce, il viaggio, le astuzie”, una lectio brevis di Emanuele Stolfi, professore ordinario Storia del diritto romano, Diritti greci e Fondamenti romanistici del diritto europeo presso l’Università di Siena. Tosto, moderno Acheo coglie l’occasione per riscoprire la potenza del poema omerico, attraverso il ritmo serrato di un’artista che reinterpreta in modo originale le suggestioni del più antico ‘cunto’ mediterraneo. Tosto da alcuni anni ha orientato il suo lavoro sulla narrazione e sulla recitazione poetica, ponendo molta attenzione alla musicalità del verso e della parola e alla loro relazione con la musica strumentale.
La traduzione utilizzata per l’Odissea è quella di Mario Giammarco, che restituire l’atmosfera di un passato arcaico e la magia di un mondo che miscela la realtà dei fatti con l’oniricità della dimensione interiore di chi li vive.
«In un momento storico caratterizzato dalla supremazia di elementi visivi e virtuali, che sono in grado di condizionare i modelli e l’immaginario visivo degli spettatori, ho voluto recuperare il gusto perduto del narrare le storie – spiega Tosto – lasciando la possibilità di seguire, durante la narrazione, la traccia visiva che la loro stessa fantasia propone, stimolata solamente dalle parole e dai suoni».
La struttura narrativa dell’Odissea è molto più varia e articolata di quella dell’Iliade e sono diversi i toni e le atmosfere che si incontrano seguendo Ulisse nelle sue peregrinazioni. I suoni e i clamori della guerra di Troia e dei grandi duelli fra eroi lasciano il posto alla malinconia e alla nostalgia della patria, alla delicatezza dell’incontro con Nausicaa, alla festosità dell’accoglienza dei Feaci, al pianto per il racconto di Demodoco, allo stupore, la meraviglia e il terrore degli incontri con Polifemo, Circe, il Regno dei Morti, le Sirene, Eolo, fino alla determinazione nell’affrontare i Proci e alla commozione del riconoscimento con Telemaco e Penelope.
Gli episodi e i personaggi dell’Odissea sono delle pietre miliari nella formazione del immaginario, moderna e attuale è la figura di Ulisse, e lì dove nell’Iliade predomina l’azione brutale e istintiva, senza ripensamenti, degli eroi sul campo di battaglia, nell’Odissea prevale il pensiero, il ragionamento, il calcolo del protagonista, che prelude comunque sempre ad una azione efficace e ben meditata.