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Le associazioni sportive dello Stadio del Nuoto di Caserta, chiuso da aprile per mancanza del certificato antincendio e per la necessità di lavori do adeguamento, lanciano una proposta concreta alla Provincia di Caserta, proprietaria della struttura olimpionica: riaprire immediatamente l’impianto e prorogare di due anni le convenzioni attualmente in vigore, così da compensare il blocco forzato delle attività.
 
Peraltro il presidente della Provincia Anacleto Colombiano qualche giorno fa è intervenuto sul tema spiegando che per la riapertura ci sarebbero voluti tra i 6 e gli 8 mesi. In una nota, il Comitato che raccoglie le Asd che da anni tengono i corsi allo Stadio del Nuoto (aperto dal 1991), spiegano che “la chiusura della piscina provinciale ha paralizzato l’intero movimento sportivo e causato danni economici e sociali enormi. Centinaia di atleti, ragazzi con disabilità, famiglie e lavoratori sono rimasti senza punto di riferimento, mentre le società concessionarie – che hanno regolarmente adempiuto ai propri obblighi – non possono svolgere le attività previste dalle convenzioni. La nostra proposta è semplice e giusta: riaprire la piscina e restituire due anni di tempo a chi, per colpe non proprie, ha perso la possibilità di lavorare e di offrire sport alla città”.
 
Le associazioni chiedono al presidente della Provincia Anacleto Colombiano di attivarsi con urgenza per un tavolo tecnico operativo, in grado di fissare tempi certi di riapertura e definire la proroga delle convenzioni senza ulteriori rinvii. “Non vogliamo polemiche ma soluzioni. Lo Stadio del Nuoto è un bene pubblico, costruito per la comunità: tenerlo chiuso significa negare lo sport, la salute e la dignità di Caserta”. La proposta, condivisa anche da cittadini, famiglie e associazioni del territorio, vuole essere un punto di partenza per restituire vita, lavoro e speranza a un impianto simbolo della città.