Tempo di lettura: 2 minuti

Nel giro di pochi mesi la Caritas di Avellino ha completamento rinnovato i suoi spazi mettendoli a disposizione delle fasce sociali meno abbienti della popolazione.

Sia la mensa che il dormitorio della Cittadella della Carità “Mons. Antonio Forte”, in via Morelli e Silvati ad Avellino, in verità non hanno mai fermato la propria attività, ma ora sono riaperti al cento per cento. 

Lo scorso 25 settembre la consegna della sala mensa è tornata a popolarsi e a colorarsi di umanità e condivisione. Ultimata la tinteggiatura degli ambienti, gli ospiti sono tornati ad accomodarsi ai tavoli per consumare i pasti caldi preparati e serviti dai nostri volontari.

Ed ora anche il dormitorio splenderà di nuova luce. La luce dell’accoglienza, della solidarietà, di una mano sempre tesa. Si sono infatti conclusi i lavori di restyling e riqualificazione dell’ala maschile della struttura, che è stata completamente ripulita, rinnovata e resa più accogliente. Gli ambienti, ora più confortevoli e funzionali, sono pronti ad accogliere temporaneamente persone che vivono situazioni di difficoltà e necessitano di un posto letto sicuro e dignitoso.

L’intervento rappresenta un passo significativo nel percorso di attenzione e cura verso le fasce più fragili della comunità, e si inserisce nel più ampio impegno della Caritas Diocesana di Avellino per promuovere accoglienza, solidarietà e fraternità.

«Con la riapertura del dormitorio – sottolinea la Caritas – prosegue il nostro sforzo quotidiano per offrire non solo un riparo, ma anche un segno concreto di vicinanza a chi vive momenti di disagio. Nessuno deve sentirsi solo».

Un risultato reso possibile grazie alla dedizione degli operatori, dei volontari e del sostegno della comunità, che continuano a collaborare per rendere la Cittadella della Carità un punto di riferimento di umanità e speranza nel cuore di Avellino.

Un intervento importante, frutto dell’impegno costante della Caritas Diocesana di Avellino, che continua a operare ogni giorno nel segno dell’accoglienza e della fraternità, affinché nessuno resti solo.