È iniziata alle 9 e si è concluso poco dopo le 13 l’esame autoptico sul corpo di Anthony Ihaza Ehogonoh, il 35enne deceduto lo scorso 6 ottobre a Napoli, dopo essere stato neutralizzato con un taser perché in evidente stato di alterazione.
Secondo quanto si è appreso è stata anche disposta la restituzione della salma alla famiglia per i funerali che si dovrebbero tenere nei prossimi giorni.
La Procura di Napoli (il sostituto procuratore Barbara Aprea, magistrato in forza alla IV sezione coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) alcuni giorni fa, come atto dovuto, ha iscritto cinque carabinieri nel registro degli indagati per il reato di eccesso colposo nell’ uso legittimo delle armi. Un atto finalizzato a consentire a ciascun militare potersi di tutelare con un avvocato e consulenti.
I legali della famiglia di Anthony – gli avvocati Francesco Tuccillo e Luigi Carrino – che oggi si sono avvalsi di un medico legale sono pronti a nominare anche un consulente tecnico nell’ eventualità che gli inquirenti decidano di disporre accertamenti per verificare il funzionamento del dispositivo, il taser, utilizzato dai carabinieri per neutralizzare Anthony dopo lo spray urticante che si era rivelato inefficace.
Negli indizi raccolti, oltre alle testimonianze di chi ha assistito alla scena, anche un video che documenta le modalità dell’ intervento dei militari dell’ arma.
Secondo quanto si è appreso è stata anche disposta la restituzione della salma alla famiglia per i funerali che si dovrebbero tenere nei prossimi giorni.
La Procura di Napoli (il sostituto procuratore Barbara Aprea, magistrato in forza alla IV sezione coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) alcuni giorni fa, come atto dovuto, ha iscritto cinque carabinieri nel registro degli indagati per il reato di eccesso colposo nell’ uso legittimo delle armi. Un atto finalizzato a consentire a ciascun militare potersi di tutelare con un avvocato e consulenti.
I legali della famiglia di Anthony – gli avvocati Francesco Tuccillo e Luigi Carrino – che oggi si sono avvalsi di un medico legale sono pronti a nominare anche un consulente tecnico nell’ eventualità che gli inquirenti decidano di disporre accertamenti per verificare il funzionamento del dispositivo, il taser, utilizzato dai carabinieri per neutralizzare Anthony dopo lo spray urticante che si era rivelato inefficace.
Negli indizi raccolti, oltre alle testimonianze di chi ha assistito alla scena, anche un video che documenta le modalità dell’ intervento dei militari dell’ arma.