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Una mamma di una bimba che frequenta la IV^ elementare di una scuola cittadina, ha voluto denunciare pubblicamente “il mancato sostegno da parte dell’Asl ad una sua richiesta finalizzata ad ottenere l’insegnante di sostegno per la propria figlia”.
La bimba, stando al racconto del genitore, dopo un referto del 2022 dell’Ospedale San Pio di Benevento che certificherebbe lo stato di fragilità della piccola derivante da un deficit di apprendimento, difficoltà di memoria e di linguaggio, avrebbe tutto il diritto ad avvalersi, nell’aula e durante le lezioni che frequenta, dell’apporto di un insegnante di sostegno. La mamma ha aggiunto che sua figlia è inserita anche in un percorso di riabilitazione presso un centro specializzato di Benevento e, per tutto questo, sarebbe in possesso, secondo le norme di cui alla 104, di una attestazione di bisogno di un supporto scolastico seguito di una visita specialistica presso l’Inps di due anni fa. Infine, la mamma ha osservato come l’Ufficio scolastico Provinciale avrebbe dato disposizioni circa il supporto di un insegnante. Mancherebbe però l’ultimo passaggio amministrativo, ovvero il “placet” dell’Autorità Sanitaria competente, che, dunque, sarebbe entrata in conflitto con le determinazioni assunte sia dell’Inps che dell’Ufficio Scolastico Provinciale. E la conseguenza di questo, a detta della mamma, è che chi paga le conseguenze della discrepanza di pareri sull’argomento è la bambina, oltre che la stessa famiglia che si trova a gestire una situazione assai delicata e difficile senza avere gli strumenti e gli apporti necessari. In partica non c’è un aiuto reale per consentire alla piccola di proseguire con regolarità il percorso scolastico di apprendimento.
L’Ufficio Scolastico Provinciale ha garantito alla bimba fino alla fine dell’anno scolastico un insegnante di sostegno ma senza un referto medico da parte dell’Asl questo potrebbe anche venir meno. Il problema emergerebbe soprattutto per il prossimo anno scolastico.
La mamma chiede dunque risposte certe da parte dell’Asl.