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Conte mi ha definito immortale? Ho sempre dato il meglio di me in tutte le squadre per cui ho giocato. A Napoli ho raggiunto l’apice della mia carriera, perché ho trovato una società che mi ha dato fiducia e una serenità in generale“. Lo ha detto il difensore del Napoli Juan Jesus in un’intervista a Radio Crc.

Il centrale di 34 anni ha ritrovato nella squadra azzurra il ritmo per garantire al tecnico un ottimo ricambio tra i centrali di difesa, in un periodo in cui Rrahmani e Buongiorno sono out per infortunio: “L’età – ha detto il brasiliano che dal 2012 gioca in Italia – per me è un numero, in allenamento sono sempre quello che spinge di più perché devo dare l’esempio. Voglio continuare a giocare, ho 34 anni ma non mi pesa: continuerò a dare sempre di più. Sono arrivato a 100 presenze con il Napoli che hanno un significato importante per me, con due scudetti ancora meglio. Spero di continuare questa storia: mi hanno accolto sempre bene qui a Napoli, nonostante le critiche. Onorare 100 presenze con questa squadra è importantissimo per me”.

Juan Jesus ha parlato anche delle prossime sfide del Napoli: “Il Torino ha avuto un inizio complicato ma è una buona squadra. Hanno anche due nostre conoscenze, Ngonge e Simeone, che possono farci male. Dobbiamo preparare bene questa partita, non sarà facile – ha detto -. La sfida con l’Inter? Non credo che sarà una svolta nel campionato. È importante per capire dove possiamo arrivare, considerando che l’Inter è una squadra forte: conosco il mister, ci ho giocato insieme. Ma sappiamo che non è una finale, dobbiamo giocare bene e fare il nostro gioco”.

Parlando dei nuovi arrivi, il centrale spiega: “Mi trovo bene in coppia con Sam Beukema: è un ragazzo pronto, l’anno scorso ha fatto una stagione importante con il Bologna. Sta capendo cosa significa giocare in una piazza come Napoli, anche in Champions League ha fatto bene. È giovane, ha cose da imparare, come io a 34 anni ho cose da imparare da lui”.