Novità importanti sul duplice fronte sanitario e giudiziario nella vicenda della violenta aggressione avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 ottobre davanti alla discoteca Xué di Montesarchio.
Gaetano Cusano, il 17enne di Tocco Caudio rimasto gravemente ferito durante la spedizione punitiva, non è più in coma farmacologico e respira con l’aiuto di un macchinario. Le sue condizioni restano gravi ma stabili, e dal reparto di Rianimazione dell’ospedale San Pio di Benevento emergono segnali di cauto ottimismo sul suo stato di salute. Sul piano investigativo, oggi presso la Procura di Benevento è previsto il conferimento dell’incarico peritale per l’analisi dei dispositivi elettronici e dei telefoni cellulari sequestrati agli indagati. Gli accertamenti tecnici serviranno a ricostruire le comunicazioni intercorse prima, durante e dopo l’aggressione, con l’obiettivo di chiarire eventuali ulteriori responsabilità o complicità.
Nel frattempo, nella giornata di ieri i difensori dei quattro giovani arrestati Nicolò Palermo, 19 anni, Antonio Ianaro, 20 anni, Donato D’Agostino, 19 anni e Osvaldo Masone jr., 19 anni – accusati di tentato omicidio pluriaggravato e porto abusivo di arma impropria – hanno depositato due ricorsi al Tribunale di Benevento: uno contro la custodia cautelare in carcere, l’altro avverso il sequestro dei telefoni cellulari, chiedendo il Riesame delle misure emesse dal Gip. A rappresentare le parti in causa sono: i familiari di Gaetano, assistiti dall’avvocato Antonio Leone, e i quattro indagati, difesi dagli avvocati Sergio Rando e Michele Russo, Fabio Russo e Camillo Cancellario, e dagli avvocati Luca Russo e Francesco Altieri. Le indagini, coordinate dalla Procura di Benevento e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Montesarchio, proseguono per definire l’esatta dinamica dei fatti e le eventuali ulteriori responsabilità.
Nel frattempo, la comunità di Tocco Caudio, paese d’origine del giovane, resta unita nel sostegno e nella preghiera, con la speranza che Gaetano possa presto uscire dal reparto di Rianimazione e riprendere il suo cammino verso la guarigione.
La notte dell’aggressione a Montesarchio
Secondo quanto emerso dalle indagini, quella notte sarebbe andata in scena una vera e propria spedizione punitiva. Tutto sarebbe iniziato da una telefonata partita dall’interno del locale, con cui uno dei giovani beneventani avrebbe avvisato alcuni amici della presenza, nella discoteca, di ragazzi provenienti da Foglianise, con cui nei mesi precedenti c’erano già stati scontri e rancori. In pochi minuti, alcune auto partite da Benevento avrebbero raggiunto Montesarchio, dove il gruppo si sarebbe appostato all’uscita del locale in attesa dei “bersagli”. L’aggressione, ripresa anche dalle telecamere di videosorveglianza, sarebbe poi degenerata in violenza estrema: Gaetano, colpito con pugni, calci e una mazza da baseball, sarebbe stato lasciato a terra privo di sensi. I Carabinieri, giunti poco dopo, lo trovarono in condizioni gravissime, mentre i sanitari del 118 lo trasferivano d’urgenza al San Pio per un delicato intervento neurochirurgico. Le successive indagini dei Carabinieri della Compagnia di Montesarchio, coordinate dalla Procura di Benevento, portarono all’arresto di quattro giovanissimi beneventani, accusati di tentato omicidio pluriaggravato e porto abusivo d’arma impropria.